«Via dalla cantina, ora il palaginnastica». Festa Pro Patria a Busto. E ultimo appello

BUSTO ARSIZIO – Nell’anno dei miracoli la Pro Patria Ginnastica vuole salire dalla cantina in cui è confinata da troppo tempo: «Aspettiamo il nuovo palazzetto come il pane. Altrimenti molti di noi abbandoneranno». Forse non è ancora un ultimatum, quello del presidente della Pro Patria Bustese Sportiva Rosario Vadalà, ma di certo è un ultimo appello all’amministrazione, che ha continuato a promettere la nuova struttura dedicata alla ginnastica anche dopo il clamoroso “flop” del progetto del Campus sportivo di Beata Giuliana, revocato da Palazzo Gilardoni dopo le liti tra i soci del raggruppamento temporaneo di imprese che avrebbe dovuto costruire anche il palaginnastica nell’area accanto allo scheletro di legno e cemento del mai completato palaghiaccio. Perché la pazienza non è infinita.

«Anno memorabile»

Si terrà giovedì 2 dicembre alle 18 alla e-work arena, la “casa” che ospita i saggi di fine anno delle centinaia di atleti della Pro Patria Ginnastica, la festa per un 2021 che passerà alla storia della società, rimasta ormai «l’unica Pro Patria al 100% bustocca, purtroppo», come ha sottolineato Vadalà nella conferenza stampa di presentazione dell’evento patrocinato dall’amministrazione comunale. Un anno «memorabile, che in osmosi con lo straordinario 2021 dello sport azzurro», ha condensato «140 anni di storia, uno Scudetto, un Campione Mondiale». Quel Nicola Bartolini che in Giappone ha fatto sognare il club biancoblù, già protagonista alla final six di Napoli con il titolo nazionale conquistato dalla Squadra Maschile di Artistica, e che da qualche giorno è stato raggiunto da un altro “top player” della disciplina, il neo-acquisto nella squadra Pro Patria Marco Lodadio, “il signore degli anelli”. Due nomi che vanno ad aggiungersi a quello di Ludovico Edalli, 15 volte campione italiano e due volte alle Olimpiadi.

«Palaginnastica indispensabile»

«Siamo diventati “interessanti” per gli atleti e attrattivi – rimarca il presidente della Pro Patria – nel caso di Lodadio, ad esempio, ha chiesto lui di venire da noi. Poi ci chiedono come facciamo ad avere una squadra così senza un palazzetto adeguato. Ma noi il palaginnastica l’abbiamo chiesto in ginocchio con le lacrime. Già oggi tutta la squadra va un giorno a Milano, perché non è pensabile allenarsi al volteggio con una palestra alta tre metri e mezzo». Problema ormai annoso, tanto che Vadalà fa notare che «negli ultimi vent’anni la ginnastica  è stata messa in cantina, in ogni senso» e che «è ora di “portarla su”, costruendo il palazzetto che tutti aspettiamo. Speriamo sia davvero la volta buona». Altrimenti, in assenza di un riconoscimento concreto dei meriti della società, c’è il rischio che in casa Pro Patria non ci sia più la voglia di tenere duro ancora per un po’.

La festa alla e-work arena

Ci sarà un’altra occasione per ribadirlo, sfoderando tutto l’orgoglio Pro Patria, all’evento del 2 dicembre. Dalle 18 alle 22 l’area interna adiacente la struttura si trasformerà in una “fun zone” cui si potrà accedere con esibizione Green Pass e nel rispetto delle misure di contenimento anti Covid. Sul palco si rivivranno le emozioni degli ultimi successi alternando le stelle della Ginnastica Pro Patria, gli staff tecnico e societario e la base rappresentata dai ragazzi del Settore Giovanile. Per l’occasione farà il suo esordio bustocco Marco Lodadio (sei volte campione italiano assoluto e due volte argento mondiale agli Anelli), con la stella della Unet e-work di volley Camilla Mingardi ad officiare l’evento come “padrona di casa”, oltre al DJ set a cura di Radio BustoLive e area food.

Orgoglio Pro Patria per l’oro di Bartolini: Busto esulta ma aspetta il palaginnastica

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