Code al controllo passaporti di Malpensa: il Siulp: “Siamo in pochi. Servono agenti”

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MALPENSA – «Siamo al collasso. Serve programmazione e più personale. Così non si può andare aventi». Lo scrive il Siulp, il sindacato unitario dei lavoratori di polizia, in un comunicato, nel quale si racconta della pesante situazione che gli agenti della polaria stanno vivendo a Malpensa e si spiegano i motivi delle lunghe code al controllo passaporti: «Siamo troppo pochi, non ce la facciamo».

«Il settore “frontiera” della Polaria a Malpensa è ormai al collasso», si legge nella una nota, dove viene raccontata la situazione: «In questo periodo per sopperire ai problemi causati dalle lunghe code, non solo dovuti all’aumento del traffico passeggeri ma soprattutto per le note carenze strutturali all’aeroporto, sta andando in onda il balletto dei “passaportisti”, ovvero gli agenti addetti al controllo passaporti devono spostarsi dagli arrivi nord agli arrivi centrale e dagli arrivi centrale alle partenze, senza risparmiare il secondo “passaportista” della postazione transiti che, contrariamente a superiori disposizioni, è costretto a lasciare la propria postazione per aiutare i colleghi delle altre». Un turn over continuo che non si ferma, «nonostante le segnalazioni – continua il Siulp – e durante questo balletto, ecco che anche il gestore lascia sbarcare quattro addirittura cinque voli contemporaneamente agli arrivi centrale, causando file interminabili che più di una volta causano pesanti lamentele dei passeggeri contro i passaportisti».

Inoltre il Siulp mette in evidenza anche la situazione dei poliziotti impegnati ai controlli al terminal 2, che «sono praticamente dimenticati. E anche questo, sostanzialmente, dovuto alla mancanza di pianificazione che al settore frontiera sono necessarie per organizzare anche tutta una serie di cose semplici».

 

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