BUSTO ARSIZIO – Lavori lunghi, lunghissimi, infiniti in piazza Vittorio Emanuele, troppo. Residenti e commercianti non ne possono più. A questo si aggiungono anche deviazioni, cartelli posizionati all’ultimo e che hanno rischiato di bloccare nei box le auto dei residenti, le opere di posizionamento della fibra in via Montebello. Insomma serpeggia il malumore nel centro di Busto. Sanno che i lavori di ristrutturazione di piazza Vittorio Emanuele sono indispensabili, vedono prossima la fine, ma sono esausti di quest’odissea che ora con la chiusura della scuola vede addirittura la piazza completamente deserta. I baristi preferiscono evitare di rilasciare dichiarazioni.
Non ne può più Anna Nedalini dell’Antiquario di fronte alla biblioteca. «Devo evidenziare aspetti positivi e negativi. Tra i primi dobbiamo dire che dopo tanto delirio, siamo agli sgoccioli. Siamo contenti che tutto abbia fine, ma ci stanno spillando anche l’ultima goccia di sangue: questa zona è completamente martoriata, i commercianti sono penalizzati. Lo step finale è la pavimentazione: di sicuro darà i suoi frutti, ma a che prezzo! Ci hanno promesso che sarà la piazza dei grandi eventi… Incassiamo queste negatività nella prossimità che a settembre la strada sarà in discesa». Fuor di metafora Anna Nedalini auspica che i lavori finiscano al più presto. E aggiunge una proposta per evitare che le persone si perdano in questo labirinto di arterie: «Mi auguro che a lavori terminati l’amministrazione comunale metta delle direttrici che indichino le varie piazzette, altrimenti si rischia di perdersi in un dedalo di stradine».
Le fa eco Sara Pinto del negozio di abbigliamento: «Siamo contenti perché stiamo arrivando alla fine dei lavori. Abbiamo aspettato tanto, tantissimo. Ora siamo in attesa di una data per l’inaugurazione quando sono in programma iniziative molto interessanti organizzate con la collaborazione di Comune, scuole, commercianti. Questa piazza dovrebbe essere dedicata ai giovani con iniziative finalizzate a loro. Disagi? Non diciamolo, troppi. Però non lamentiamoci, ma guardiamo avanti. Voglio essere ottimista e vedere positivo. Il Monumento ai caduti? Di sicuro il trasloco della statua non è stato una bella idea: lì in piazza Trento ha perso di bellezza. Ma che non lo riportino qui, con tutti i soldi che hanno speso…».
Via Montebello
La ciliegina sulla torta, i lavori in via Montebello con la chiusura delle strade, deviazioni. Di certo i negozianti non esultano. Alle 16.30 parecchi esercizi commerciali sono ancora chiusi. Probabilmente preferiscono non aprire. Intanto fuori dai negozi, impazzano i lavori per il posizionamento della fibra. Le auto che transitano si contano sulla punta delle dita, non possono parcheggiare.
Si lamenta Michele Labanca del Caffè 900: «Ci stanno creando notevoli disagi. Chi mette in pratica i lavori dovrebbe considerare almeno i giorni di maggiore redditività e rendere meno doloroso il pagamento dello scotto della inattività. Non c’è un posto per parcheggiare. E’ chiaro che il lavoro è diminuito. Del resto a Busto il problema è che mancano i parcheggi. Chi siede a tavolino e traccia con la penna, dovrebbe forse effettuare prima dei sopralluoghi. La visione sul campo è fondamentale. Uccide di più la penna che la spada».
Anche Sarah T., commessa non si trattiene: «Tanti tanti sono i disagi, considerando che ci troviamo in una strada dove la gente non può più parcheggiare, non ha più un appoggio per entrare nei negozi. La via è deserta. Mi chiedo, ma questi lavori non potevano farli in agosto?».
Non risente della perdita di clienti, ma solo perché il suo è un negozio la cui clientela non è di passaggio, Ecosmoke. Emanuele Landone il proprietario sposta il problema su una sistemazione più ampia di via Montebello: «Tutta la situazione della via andrebbe rivista. Occorrerebbe riqualificare la zona, abbellirla. Si allineano edifici storici abbandonati che andrebbero restaurati».