Congolese arrestata per sottrazione di minori, viaggiava con documenti falsi

Varese polizia ferroviaria 2021

MILANOBambini portati in Italia senza un chiaro scopo, cercando di farli passare per suoi o per averli portati fuori dal suo Paese senza autorizzazione. Di questo è accusata una donna congolese di 31 anni, arrestata dalla Polizia Ferroviaria di Milano nella stazione a di Porta Garibaldi a Milano, con l’accusa di sottrazione di minori e uso di documenti d’identità falsi. Su di lei pendeva un mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità della Repubblica Democratica del Congo, con le stesse accuse.

Un normale controllo di routine, per una pattuglia della Polizia Ferroviaria, si è trasformato nell’arresto di una possibile trafficante di minori, o di una madre che per un motivo ancora ignoto, ha lasciato il Congo portandosi dietro i figli minorenni, tre, senza regolare autorizzazione. Al momento non è possibile capire molto di più, dato che i documenti che la 31enne aveva con sé sono risultati falsi.

Non è purtroppo così assurdo pensare che i ragazzini fossero destinati alla rete della criminalità organizzata congolese, così come quella nigeriana, che da anni ormai si attiva per reclutare minori in Europa, per poi sbatterli per la strada a chiedere l’elemosina o destinarli ad altre attività illecite. Spesso si tratta di figli di conoscenti ed amici portati in Italia con la promessa di un futuro migliore, rapiti o, nel peggiore dei casi, destinati al mercato della prostituzione minorile. La Polizia indagherà ora per ricostruire tutta la vicenda. I tre minori sono stati portati in una comunità protetta.

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