Obbligata a subire abusi e riti satanici dai genitori affidatari

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MILANO – Abusata, vessata, costretta a vivere un incubo con presunti riti satanici, quando invece sperava di aver trovato una “vera” famiglia e di poter finalmente contare su una coppia di genitori. È la triste sorte toccata a una giovane ragazza che, appena maggiorenne, è stata affidata ad una coppia milanese. Oggi il Gip di Milano ha deciso per i due genitori affidatari l’obbligo di dimora e il divieto di avvicinamento alla ragazza, con tanto di braccialetto elettronico, come misura cautelare, in attesa del processo. Per entrambi l’accusa è di riduzione in schiavitù.

La ricostruzione

L’incubo di Anna (nome di fantasia), è iniziato dieci anni fa, quando è arrivata a casa di quelli che sperava potessero diventare i suoi “nuovi” genitori e darle quel calore e quell’affetto che le era mancato. Purtroppo però, così non è stato. La giovane, poco dopo essere entrata in “famiglia”, sarebbe stata costretta ed eseguire tutte le richieste della coppia, impossibilitata nella sua libertà, e anche abusata sessualmente dal patrigno. Le indagini sarebbero partite dopo che lei, una volta diventata indipendente economicamente, ha lasciato la casa del suo incubo e si è trasferita in un’altra regione. Lì, forse grazie a nuovi amici, forse grazie all’aiuto di uno specialista, ha trovato la forza di denunciare tutto.

Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Milano che, insieme alla Polizia Giudiziaria, ha ricostruito l’intera vicenda. A parlare della sua tragedia è stata l’Ansa, questa mattina, giovedì 6 ottobre. La giovane, nei suoi racconti disperati, ha anche parlato di riti satanici ai quali sarebbe stata costretta a partecipare e che in passato non erano stati ritenuti racconti affidabili dagli investigatori.

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