Entro il 2026 la rigenerazione del Borri e delle incompiute del centro di Busto

BUSTO ARSIZIO – Avanti con la rigenerazione del Borri e delle altre incompiute del centro: 15 milioni di euro dallo Stato (su oltre 28 milioni di interventi previsti) e quattro anni per portare a termine le opere di riqualificazione. Dalla giunta Antonelli arriva il via libera alla convenzione con il ministero delle infrastrutture. Ora c’è un anno di tempo per trasmettere tutta la documentazione necessaria per accedere al finanziamento, tra cui il progetto e le modalità di affidamento. Decisivi i 64 alloggi di housing sociale, per quasi 11mila metri quadrati di superficie, da collocare tra il retro dell’area del Borri e l’ex presidio militare austriaco di via Roma, attuale sede dei servizi sociali. Nel piano viene considerata una “Milestone” (pietra miliare) rispetto agli obiettivi del PNRR.

La delibera di giunta

«La giunta, su proposta del sindaco Antonelli – si legge in una nota di Palazzo Gilardoni – ha autorizzato la sottoscrizione della convenzione relativa agli interventi previsti e finanziati con il contributo PNRR di 15 milioni di euro nell’ambito del Programma Innovativo Nazionale per la qualità dell’Abitare (PINqUA). La convenzione regola i rapporti di attuazione, gestione e controllo relativi al finanziamento che permetterà la rigenerazione di alcuni immobili di proprietà comunale, l’ex Calzaturificio Borri, il Conventino, le ex Carceri, l’immobile ex Presidio militare austriaco di via Roma e Villa Radetzky».

I finanziamenti

La conferma dell’assegnazione delle risorse, 15 milioni di euro al comune di Busto Arsizio, è arrivata con il decreto del 20 gennaio scorso. Sui cinque interventi da realizzare, il decreto cita esplicitamente i 64 alloggi di housing sociale da prevedere per un totale di oltre 10.800 metri quadrati destinati ad edilizia residenziale pubblica. Definiti come “Milestone” del PINqUA, vanno a concorrere all’obiettivo complessivo fissato dal PNRR di costruire o riqualificare 10mila unità abitative in tutta Italia con i finanziamenti in arrivo dall’Europa. Difficile pensare dunque di poter rinunciare a quello che Busto al Centro ha definito un “mostro” nell’ambito del complesso di viale Duca d’Aosta, a meno di ricollocarli sulle altre incompiute che verranno riconvertire nell’ambito del piano presentato dall’amministrazione comunale.

I prossimi step

La convenzione approvata in giunta andrà ufficialmente stipulata con il MIMS, il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, che sovrintende al piano. Permetterà di sbloccare fin da subito 1,5 milioni, il 10% della somma finanziata, ma obbligherà Palazzo Gilardoni ad accelerare i tempi. Entro 365 giorni dalla stipula, infatti, il comune si impegna a presentare tutta la documentazione richiesta, a partire dalla determina che vara il progetto e definisce le modalità di affidamento, mentre il termine tassativo per completare gli interventi previsti è marzo 2026. Stringe il tempo per i lavori al Conventino alle ex Carceri, le cui opere di riqualificazione dovranno essere avviate da Soceba, l’operatore privato che ha realizzato il piano integrato di intervento di piazza Vittorio Emanuele.

busto arsizio borri conventino – MALPENSA24