Diabetologia tra carenze di personale e disservizi. “Asst e Regione indifferenti”

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L'ospedale di Gallarate. Nel riquadro il senatore Luigi Peruzzotti

GALLARATE – Una lettera a Malpensa24 per ribadire le gravi difficoltà operative del reparto di Endocrinologia/Diabetologia dell’Asst della Valle Olona, che comprende gli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio. La firma Luigi Peruzzotti, già senatore della Repubblica e esponente della Lega. Una presa di posizione autorevole, che chiama in causa Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità della Regione Lombardia, al quale Peruzzotti ha rappresentato la situazione dell’importante servizio a cui si rivolgono 15mila pazienti del territorio. E, con Monti, anche i vertici regionali e dell’Asst della Valle Olona.

Una denuncia (“Ma non intendo fare polemiche politiche”) che arriva all’indomani dell’approvazione della riforma sanitaria della Lombardia, destinata nelle intenzioni dei proponenti a migliorare l’offerta assistenziale della nostra regione.
Ecco cosa scrive Peruzzotti.

“Egregio Direttore,
mi rivolgo a Lei perché la testata da Lei diretta è particolarmente attenta alle problematiche del territorio e soprattutto a quelle che coinvolgono la salute delle persone.

Sono a segnalarLe che ormai da troppo tempo il Centro Antidiabetico di Gallarate, unitamente ad altri reparti dello stesso nosocomio, vive una situazione di disagio, dovuta in primis alla carenza di personale medico, ma, a mio modesto parere, anche alla miopia di chi dovrebbe garantire una buon funzionamento della struttura.

Non parlo certo del personale medico, che troppo spesso viene impiegato per coprire turni in altri reparti e, addirittura, in altre strutture ospedaliere. (Mi viene segnalato l’accumularsi fino a sette mesi di ferie arretrate e oltre 550 ore di straordinario. Problemi che coinvolgono anche il personale infermieristico).

La situazione si aggraverà ulteriormente con il pensionamento del primario, il dottor Ivano Franzetti, lasciando quindi la struttura acefala.

Ho raccolto diverse lamentele dei pazienti seguiti dal Centro, che lamentano tempi lunghissimi per ottenere i risultati dello screening periodico: si parla di circa 1300 referti arretrati. Calcolando che per redigere un referto occorrono dai 12 ai 15 minuti, occorrerebbero circa 50 giorni in progressivo aumento per la consegna degli stessi con grave rischio clinico per la salute dei pazienti.

Le lamentele, sia degli utenti sia degli addetti ai lavori, più volte segnalate alla scala  gerarchica che governa l’Azienda ospedaliera, non hanno trovato alcun tipo di riposta. Anzi, qualche sanitario si è reso colpevole di “lesa maestà” per avere sottolineato in maniera molto civile i disagi appena descritti.

Io stesso ho inviato una lettera al Presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, chiedendo, per quanto di competenza, un intervento al fine di approfondire le problematiche segnalate, per favorirne una rapida soluzione. Al di là di una risposta di circostanza sono tuttora in attesa di eventuali sviluppi, ma il tempo passa e la situazione rimane invariata.

Comprendo benissimo le difficoltà a reperire personale medico. E a questo punto mi domando come mai nel mondo della politica nessuno abbia ancora pensato all’abolizione del numero chiuso a Medicina, visto che la carenza di personale medico coinvolge non solo i reparti ospedalieri, ma anche la medicina di base e che da due anni a questa parte anche l’emergenza Covid ha evidenziato questa problematica.

Lungi da me voler fare polemica politica sulla gestione della Sanità, ma, se dal mondo della politica si continuerà a non ascoltare e a non risolvere i problemi della gente comune, chi di dovere se ne dovrà assumere la responsabilità.

Luigi Peruzzotti

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