Elezioni amministrative a Legnano: sprint finale di Toia e Radice verso il ballottaggio

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LEGNANO – A pochi giorni dal secondo turno delle elezioni comunali a Legnano, i duellanti del centrodestra (Carolina Toia) e del centrosinistra (Lorenzo Radice) si affrontano a distanza per conquistare fino all’ultimo voto utile. Mancato ogni apparentamento ufficiale per entrambi (Toia non l’ha neanche cercato, mentre Radice l’ha rifiutato), tre dei cinque candidati sindaci tagliati fuori dal ballottaggio hanno lasciato libertà di scelta ai propri sostenitori: si tratta del civico Franco Colombo, di Alessandro Rogora (Verdi) e Lucia Bertolini (la Sinistra). L’altro civico Franco Brumana ha detto che «si turerà il naso» e sosterrà Radice, nonostante gli screzi. L’unico a non essersi (ancora) espresso è Simone Rigamonti (M5s). La prospettiva è quella di un probabile testa a testa, con distanze ridotte rispetto a quella del primo turno, pari a quasi 10 punti percentuali. Il perché è presto detto.

Distanze probabilmente accorciate nel 2° turno

Toia ha vinto nettamente il 20 e 21 scorsi, incassando il 41,35% dei voti totali, ma al ballottaggio del 4 e 5 ottobre potrà contare – oltre alla propria lista civica, a Lega, FdI, FI e agli eventuali astenuti al primo turno – solo su una parte di quanti hanno sostenuto l’altro candidato sindaco di centrodestra, Franco Colombo, che aveva ottenuto il 5,91%, pari a 1.659 voti. Per contro, dovrebbero convergere su Radice, oltre a una parte dei consensi per Colombo, quelli già espressi per Rigamonti (4,30%), Rogora (3,36%) e Bertolini (1,60). Ad essi si aggiungerebbero quelli di Legnano Cambia (2,49%), schieratasi apertamente per Radice, e del Movimento dei Cittadini di Brumana (8,60%), pur con le riserve del caso, dal momento che il Movimento comprende diverse anime, alcune delle quali (come Grande Nord e la Buona Destra) non guardano di buon occhio al centrosinistra. In ogni caso, Radice appare in grado di accrescere notevolmente la sua base di partenza, pari al 31,59%. Va detto comunque che il discorso funziona sulla carta, ma non è affatto detto che tutti coloro che nel primo turno hanno scelto uno dei candidati esclusi dal ballottaggio tornino alle urne per votarne uno diverso.

Lorenzo risponde su Azienda So.Le, Pgt e Accam

Per quanto riguarda la campagna elettorale, Toia procede con la sua agenda fittissima di appuntamenti e incontri «con commercianti, albergatori, contradaioli, insegnanti…». Il suo “a tu per tour” in camper, dopo il quartiere San Paolo (ieri), farà tappa oggi, martedì 29 settembre, al Redentore, domani in centro città e giovedì nell’Oltresaronnese. In attesa di confrontarsi con Zingaretti e il sindaco di Milano Sala, sui loro progetti e impegni per Legnano e l’Altomilanese (domani sera alle 20.30 al ristorante Giardino in via Marconi 7, prenotazione obbligatoria al 393 9914770), Radice ha risposto alle tre domande rivoltegli dalla Sinistra-Legnano in Comune su Azienda So.Le, Pgt (Piano di governo del territorio) e Accam. «1) Condivido l’auspicio che quando possibile non si ricorra a esternalizzazioni dei servizi “per principio”. Nel caso dei servizi sociali, tuttavia, oggi è necessario lavorare a livello sovracomunale per specializzarli e farli salire di qualità ma anche per attrarre nuove risorse. Per questo intendiamo completare l’affidamento dei servizi. Naturalmente, tenendo al rispetto dei diritti dei lavoratori e alla loro dignità. 2) Sarà l’occasione per ridefinire lo sviluppo della città con un percorso di elaborazione e partecipazione ampio, che dovrà coinvolgere tutta la comunità. La nostra intenzione è salvaguardare il più possibile il verde e aumentare il verde realmente fruibile in città (parchi, ma anche orti urbani). Punti qualificanti: la Rete verde e del commercio, l’adesione al progetto “ForestaMI”, la creazione di un parco in una delle aree dismesse. 3) Serve subito ridefinire la missione dell’azienda. Se Accam imbocca un percorso di radicale riorganizzazione della politica dei rifiuti, in una logica di sostenibilità ambientale, saremo della partita. Se invece continuerà a provare a tamponare il suo bilancio con scelte prive di visione, bruciando i rifiuti in modo inefficiente e inquinante per il territorio, ci impegneremo per la chiusura dell’impianto. Ci impegneremo a incoraggiare la minore produzione di rifiuti e ad aumentare la quota di raccolta differenziata da parte dei privati e delle aziende. Istituiremo aree plastic-free negli edifici pubblici e le proporremo alle scuole del territorio. Rivoluzioneremo la Tari con l’introduzione della tariffa puntuale. La ristrutturazione degli impianti sportivi e degli istituti scolastici dovrà prevedere interventi di riqualificazione che aumentino in modo considerevole la loro efficienza energetica, quindi il risparmio. È nostra intenzione istituire in Comune uno sportello di informazione, supporto e facilitazione per le pratiche relative all’Ecobonus».

Zingaretti e Sala a Legnano per Radice. Malumori sui mancati apparentamenti

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