FERNO – L’emergenza Coronavirus non ferma lo spaccio nei boschi: pusher arrestato a Ferno dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Busto Arsizio. Il fatto è avvenuto nella tarda serata di ieri, mercoledì 25 marzo, vicino alla zona boschiva che circonda l’abitato. In manette ci è finito un 30enne di nazionalità marocchina residente a Ferno, disoccupato e con precedenti.
Bloccato con lo spray urticante
L’uomo si è reso protagonista di un tentativo di fuga rocambolesco: i militari per bloccare la sua furia hanno dovuto utilizzare lo spray urticante. Il pusher è stato intercettato mentre in auto girovagava nelle vicinanze del limitare dei boschi. Molto probabilmente stava aspettando qualche cliente visto che addosso i carabinieri gli hanno trovato 17 dosi di cocaina. Gli uomini dell’Arma, impegnati in uno dei tanti servizi di controllo mirati anche a far rispettare le limitazioni e i divieti imposti dal vigente decreto presidenziale finalizzato a contenere il contagio da Covid-19, quell’auto l’hanno immediatamente notata. Intimando l’alt. Il 30enne a quel punto ha mollato la macchina iniziando a scappare a piedi con l’intenzione di infilarsi nel fitto del bosco per potersi salvare. Durante la fuga ha gettato un involucro dentro un giardino condominiale. Involucro poi recuperato dai militari contenente, appunto, la droga sequestrata. Saltando di giardino in giardino il 30enne continuava a correre verso i boschi.
Bloccato con lo spray urticante
I carabinieri lo hanno bloccato, ma il pusher, motivato a non farsi prendere ha iniziato a divincolarsi con forza. A spintonare e strattonare per poter continuare a fuggire. I carabinieri si sono trovati costretti ad utilizzare lo spray urticante in dotazione per bloccarlo definitivamente. Oltre alla cocaina sono stati trovati addosso all’uomo contanti in banconote di vario taglio (considerate provento di spaccio) e due cellulari utilizzati molto probabilmente dallo spacciatore per mantenere i contatti con i clienti. L’uomo è stato arrestato; comparirà nella mattinata di oggi, giovedì 26 marzo, in tribunale a Busto per l’udienza di convalida.