Ferno al voto, salta il candidato sindaco del centrosinistra. Già pronto il Piano B

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FERNO – Un nome c’era. Doveva prendersi sulle spalle il gruppo e presentarsi alle prossime Amministrative di Ferno, in calendario la prossima primavera, come candidato sindaco. Il polo civico che sta nascendo sulle basi del centrosinistra deve però fare i conti con gli imprevisti dell’ultimo minuto. All’alba di uno degli ultimi incontri per programmare le prossime mosse di questo nuovo progetto, la prima scelta ha fatto un passo indietro. Ma c’è chi predica calma. Nel senso che i lavori stanno procedendo. Anche perché le alternative non mancano. Così come non si esclude la possibilità di rinforzare il gruppo con alleanze e forze fresche.

Salta il nome. Ma si va avanti

Tutto rimandato, per ora. Il candidato sindaco individuato ha ringraziato ma ha dovuto rendere conto agli impegni di lavoro, che non permettono di intraprendere la via delle elezioni. La ridefinizione di un possibile nome è in corso. Anzi, sembra che ce ne siano già due pronti, tra chi è ben radicato sul territorio e chi invece prova a fare leva sulle sue competenze di carattere economico. Spalle coperte, dunque. Ora saranno i prossimi incontri a stabilire chi sarà a guidare il gruppo per guadagnarsi la fiducia dei cittadini alle urne. E provare a spodestare un centrodestra che dal 1998 si impone sul governo del paese. Prima con il doppio mandato di Claudia Colombo, poi con il due volte Mauro Cerutti. E ora con Filippo Gesualdi, alla fine dei cinque anni.

Si apre un’alleanza?

Nel frattempo, si prova ad aprire il dialogo con altri gruppi in paese. Uno in particolare, con cui costruire un’alleanza che possa rafforzare il nuovo polo. Come? Infilandosi nella spaccatura di una realtà politica – senza simboli – già presente in paese e inglobarne una parte per avviare un nuovo progetto, unico e condiviso. Un tavolo ancora aperto, in ogni caso. Ma che sembra spartire gli stessi obiettivi. I prossimi giorni saranno quindi determinanti, l’ultimo scoglio prima di lanciare un programma definitivo.

I tre scenari

Di fatto ora si aprono tre scenari possibili per un centrosinistra che si sta riorganizzando. O si cresce, in nome di un progetto civico che conta anche su forze nuove in arrivo. O tutto resta come adesso, con un numero di persone comunque pronte a mettersi in gioco ma senza allargarsi. Oppure si fa un passo indietro e si rinuncia a correre. Ma questa resta un’ipotesi poco plausibile che i protagonisti vogliono a tutti i costi scongiurare.

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