Voto di scambio a Ferno: l’udienza Gesualdi slitta ancora. Colpa della Cartabia

Nella foto l'avvocato Gianluca Franchi e l'ex sindaco Filippo Gesualdi

FERNO – Si è aperto oggi, martedì 16 maggio, il processo che vede imputato l’ex sindaco di Ferno Filippo Gesualdi per voto di scambio. Insieme a lui sono a processo anche  Francesco Murano, i due fratelli Geracitano e Mario Curcio, considerato il braccio destro di Emanuele De Castro (ex cassiere della locale di ‘ndrangheta di Legnano e Lonate Pozzolo, oggi collaboratore di giustizia, ndr) e uomo cerniera per i contatti con l’allora primo cittadino del paese che ospita l’aeroporto di Malpensa sul suo territorio.

Patteggiamento sì o no?

Gesualdi, difeso dall’avvocato Gianluca Franchi, era in aula. Ha visto l’ennesimo rinvio davanti al pubblico ministero della Dda Alessandra Cerreti che sostiene l’accusa.  I fratelli Geracitano sono accusati di falsa testimonianza aggravata dal metodo mafioso e, dopo un primo respingimento in fase di udienza preliminare, hanno reiterato questa mattina la richiesta di patteggiamento ad un anno al collegio giudicante presieduto dal giudice Giuseppe Fazio. Proprio per dirimere questa richiesta, possibile grazie alla riforma Cartabia, il presidente ha chiesto la produzione documentale necessaria al pm e ha rinviato per una decisione all’udienza del 30 maggio prossimo.

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