Un monitor per la respirazione dei neonati donato al Del Ponte di Varese

Da sinistra Massimo Agosti, Annalisa Li Bassi, Ilia Bresesti, Isabella Tovaglieri e Marco Cirigliano

VARESE – Una donazione per sostenere la ricerca sulle malattie respiratorie dei neonati, migliorandone la qualità di vita. Il gesto generoso e significativo arriva dall’associazione La Casa di Chiara Onlus, che ha scelto di acquistare un Respiratory function monitor (Rfm) per la Scuola di Pediatria dell’Università dell’Insubria. Il macchinario per la rianimazione neonatale, costato 18mila euro, è molto utilizzato in Olanda, Canada e Austria, mentre in Italia è ad oggi presente solo in due ospedali milanesi, oltre che a Varese.

Un dono importante

«Oggi riceviamo un dono importante per la sala parto e per l’inizio vita dei neonati – ha detto Massimo Agosti, responsabile della Neonatologia e della Pediatria di Asst Sette Laghi – la ricerca in questo ambito in Italia, e nel nostro territorio in particolare, sta crescendo molto negli ultimi anni ed interventi quali questo della Casa di Chiara (che già in passato ci aveva donato un’incubatrice d’avanguardia) ci permettono di alzare sempre più l’asticella per sconfiggere le malattie respiratorie ad esordio neonatale precoce, proprio perché ci aiutano a comprendere i complessi meccanismi fisiopatologici respiratori nella transizione dalla vita intra-uterina a quella extra-uterina. La bellezza di questo apparecchio è che sintetizza molto bene lo spirito medico: ci permette di soccorrere il neonato in difficoltà ma anche di studiare, fare ricerca e formazione, utilizzandolo su modelli». Marco Cirigliano, presidente de La Casa di Chiara, ha sottolineato: «Crediamo con assoluta certezza che la cura è possibile con la scienza. La storia di Chiara ci ha fatto capire che la ricerca è fondamentale e questa donazione risponde proprio a questo importante binomio. Siamo orgogliosi di poter aiutare il nostro territorio».

Per l’Università e per i bambini

«Ringrazio la Casa di Chiara per questa donazione fatta all’Università, ma di fatto anche ai nostri medici e soprattutto ai bambini che nascono qui – ha detto Annalisa Li Bassi della direzione medica di Asst Sette Laghi – ringrazio l’associazione e l’università, senza la quale l’ospedale non potrebbe continuare a crescere e migliorare nell’assistenza alla cittadinanza». Allla consegna della donazione anche l’europarlamentare Isabella Tovaglieri. «La mia presenza è una presenza di amicizia con Marco Cirigliano, nata sul banco del consiglio comunale anche se su schieramenti opposti. Ma questo è la dimostrazione che quando si hanno idee e la volontà di perseguirle ci si unisce. Marco continua a mettersi al servizio della comunità e lo ringrazio per la donazione e per avermi invitata. Ringrazio l’università e l’ospedale per aver posto in essere questa partnership».

Come funziona il monitor

A spiegare il funzionamento del Respiratory function monitor la ricercatrice dell’Università dell’Insubria Ilia Bresesti, che ha lavorato a Milano e a Oxford prima di arrivare a Varese «Sullo schermo sono visibili una serie di informazioni aggiuntive rispetto a quelle standard, riusciamo a monitorare in real time ciò che sta succedendo durante la transizione. Abbiamo informazioni immediate riguardo all’efficacia di quello che stiamo facendo. Abbiamo inoltre la possibilità di registrare tutto attraverso una videocamera e quindi tutta la rianimazione può essere vista a posteriori».