Mamma in ansia per la figlia in Spagna. I carabinieri di Busto la rintracciano

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BUSTO ARSIZIO – Busto Arsizio chiama Spagna per rintracciare una ragazzina italiana. A far scattare l’allarme il telefono della giovane bustocca muto.

Le mancate risposte e la distanza hanno fatto salire la preoccupazione della mamma, che più volte ha tentato di entrare in contatto con la figlia poco più che ventenne. La giovane, infatti, si trova da sola in Spagna per motivi di studio. A centinaia di chilometri di distanza una situazione del genere non poteva che amplificare lo stato d’ansia dei genitori, che dall’Italia fremevano per avere informazioni rassicuranti. L’intervento dei carabinieri è stato decisivo. Un servizio al cittadino di grande importanza anche per i riflessi sociali avuti.

Ma andiamo con ordine. Nella scorsa notte, la centrale operativa dei carabinieri di Busto Arsizio è stata raggiunta da una telefonata da parte di una mamma residente in città. La donna aveva manifestato profonda preoccupazione per le sorti della figlia studentessa universitaria, attualmente in Spagna nell’ambito del progetto “Erasmus”. Secondo la ricostruzione investigativa, la donna ha riferito all’operatore che alcune ore prima, durante una conversazione telefonica con la figlia, la comunicazione si era improvvisamente interrotta. E non c’era stata alcuna possibilità di ripristinare il collegamento, nel senso che ogni tentativo di chiamata andata a vuoto eppure il cellulare era acceso e la linea telefonica risultava attiva. Per ore la mamma preoccupata non era riuscita a rintracciare la figlia all’estero e la tensione diventava sempre più palpabile poichè non si capiva per quale motivo la ragazza non potesse rispondere al cellulare.

L’operatore della centrale operativa di Busto Arsizio, percepito l’effettivo ed evidente stato di ansia della donna che in piena notte si era rivolta a loro dopo ore di angoscia, mostrando pregevole spirito d’iniziativa e senso del dovere, è riuscito ad attivare, attraverso i canali internazionali di collegamento tra le forze di polizia, (gli uffici Interpol di Roma), le autorità di polizia spagnole. L’intervento dei colleghi ha permesso la localizzazione Gps dell’utenza cellulare della ragazza. Nel giro di pochi minuti la giovane studentessa è stata rintracciata per la gioia della madre preoccupata, rassicurata telefonicamente insieme agli altri familiari italiani.

 

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