Il generale Sciaraffa (Gdf Varese): «I furbetti del reddito rubano a tutti noi»

LONATE POZZOLO – L’ultima operazione del comando provinciale della Guardia di Finanza di Varese ha permesso di scoprire oltre 600 furbetti del reddito di cittadinanza. In questo caso tutti extracomunitari che avevano mentito sui requisiti (permanenza da oltre 10 anni in Italia o possesso del permesso di soggiorno sul lungo periodo) per intascarsi il sussidio.

L’intervista integrale al generale Sciaraffa

Obiettivo prevenzione

Le Fiamme Gialle in due anni hanno passato al setaccio 13mila percettori, un lavoro enorme, scovando, appunto oltre 600 furbetti. Che sono costati allo stato 3milioni di euro non dovuti. Ad analizzare il fenomeno, e non solo, è il generale Crescenzo Sciaraffa, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Varese ospite dei rinnovati studi di Malpensa 24 TV. «Un lavoro enorme, quello che abbiamo svolto in circa due anni – spiega il generale – Che ci ha consentito di bloccare l’erogazione di ulteriori due milioni di euro non dovuti». Altrimenti i milioni non dovuti sarebbero diventati cinque. «Il nostro lavoro consiste soprattutto nel prevenire reati di questo genere – spiega il comandante provinciale – Essere sempre avanti, perché di fatto è estremamente difficile poi recuperare queste somme restituendole allo Stato. Parliamo spesso di nullatenenti: noi lavoriamo per arrivare prima che il reato si consumi».

Rubano a tutti noi

Ed è un monitoraggio costante che la Finanza varesina opera su tutto il territorio con una continua analisi di dati che vengono poi incrociati, ma anche attraverso la conoscenza del territorio. Il comandante provinciale lo spiega chiaramente nell’intervista TV. Possiamo definire i Finanzieri come dei custodi del bene comune. Perché a molti cittadini sfugge un concetto fondamentale. Quando si parla di reddito di cittadinanza indebitamente percepito o di truffa di Bonus 110% che così tanto sono costati alle casse dello Stato sottraggono soldi nostri, e la domanda secca per il generale è: «A chi ruba questa gente?». Risposta: «A tutti noi – replica il comandante provinciale – Sono soldi della collettività, sono soldi che possono, anzi devono, essere investiti in servizi per tutti i cittadini». E parliamo di milioni e milioni di euro. Per questo il lavoro della Finanza non si ferma e monitore anche su eventuali organizzazioni che fanno in modo che chi non ne ha diritto possa percepire, ad esempio il reddito di cittadinanza, guadagnandoci una percentuale.

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