Gallarate ricorda l’architetto Introini agli Studi Patri. Con le sue tavole esposte

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Vittorio Introini: uno studio prima della fase progettuale

GALLARATE – La ricerca del bello. La ricerca dell’equilibrio sotto ogni aspetto: nelle forme, nei colori, in rapporto con l’ambiente e la natura. Non è facile riassumere la vita professionale dell’architetto Vittorio Introini, scomparso lo scorso marzo all’età di 88 anni. Ma Gallarate ci prova comunque. Con un incontro in calendario per sabato, 17 giugno, al Museo degli Studi Patri dalle 9.30 alle 12.30.

L’incontro

Un titolo semplice, quello dell’evento. Che però vuole raccontare la complessità e l’ampia cultura di un uomo che ha dedicato al sua vita alla sua passione. “Vittorio Introini Architetto” dice tutto. «La figura e l’opera raccontate attraverso il suo ultimo libro», riporta la locandina dell’incontro.
Per l’occasione interverranno: Elena Brusa Pasquè (Ordine degli architetti di Varese), Federico Bucci (Politecnico di Milano), Marco Introini (Politecnico di Milano), Matteo Scaltritti (Società Gallaratese per gli Studi Patri) e Massimo Palazzi (Società Gallaratese per gli Studi Patri). Coordinerà Paolo Gasparoli (Politecnico di Milano). Prevista anche un’esposizione di tavole a illustrazione dell’attività progettuale e di ricerca di Vittorio Introini.

Il ricordo

Proprio lo scorso marzo, Introini ha ricevuto l’ultimo saluto nella sua Samarate. In piazza Italia, di fronte alla chiesa parrocchiale della Santissima Trinità dove si sono svolti i funerali, si trovava il suo studio. Il sindaco samaratese Enrico Puricelli lo aveva omaggiato così: «Chiamarlo architetto era quasi riduttivo. Era un artista. E noi perdiamo un grande talento». Amici e colleghi avevano ricordato quella passione che «ha trasmesso a noi, l’insegnamento di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà». Celebrando «impegno, dedizione, studio e passione» come «gli elementi da tramandare e non perdere».

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