Silvio Berlusconi: aneddoti e ricordi di un uomo gentile

MILANO – Era l’estate del 2004, faceva molto caldo e fuori da Villa San Martino ad Arcore si era radunata una piccola folla di curiosi. Un uomo, sui quarant’anni, si era messo a dormire davanti ai cancelli della villa di Silvio Berlusconi sperando di incontrarlo. Diceva di avere bisogno di un sostegno economico, per una crisi familiare e che non se ne sarebbe andato via se non dopo averlo incontrato. Trascorsero diverse ore, qualcuno uscì dalla dimora storica dell’ex Premier per dare a quell’uomo una bottiglia d’acqua.

Noi cronisti, fuori, ci immaginavamo una lunga giornata di attesa, ma non fu così. Ad un certo punto, sicurezza al seguito, un collaboratore stretto di Berlusconi uscì per parlare con il quarantenne in difficoltà e dopo qualche minuto, insieme, entrarono nella villa. Quell’uomo ne uscì in auto, accompagnato probabilmente a recuperare la sua vettura o a casa sua, non ne avremmo mai avuto certezza. Più avanti però, ricevetti la conferma che Berlusconi aveva deciso di aiutarlo, come aveva fatto tante altre volte con chi si era presentato alla sua porta.

Il lato umano

Lo hanno confermato negli anni conoscenti, dipendenti, e tutti coloro che hanno lavorato ad Arcore. Il lato umano dell’ex Presidente del Consiglio era noto tra chi lo conosceva, non sapeva dire di no quando qualcuno gli presentava un problema e chiedeva un sostegno economico. Certamente qualcuno avrà vagliato le richieste per lui, almeno ce lo immaginiamo, ma il suo lato gentile, a prescindere dall’uomo politico, che può essere piaciuto o meno, anche a chi lo ha seguito come giornalista è sempre emerso.

Ricordo in prima persona un altro avvenimento, quando venne a sostegno della candidatura di un esponente di Forza Italia quale sindaco di Arcore, nel 2005. Giovane cronista per una televisione locale, chiesi alla sua sicurezza di poterlo intervistare, immaginando avrebbe risposto no. Invece si avvicinò, mi disse che aveva enorme rispetto per chi iniziava dalle televisioni locali, e rispose sorridendo alle mie domande di incerta cronista poco più che ventenne. Anche in quel caso si dimostrò empatico e comprensivo.

Fiori sui balconi

Nel 2010, quando a Villa Gernetto venne in visita Vladimir Putin, oggi protagonista amaro della guerra all’Ucraina, per ringraziare i residenti del circondario in vista del subbuglio che ci sarebbe stato per qualche giorno, Berlusconi pagò fiori e piante per i davanzali di tutti i residenti.

Ad Arcore sono in molti ad aver già portato i loro omaggi a Villa San Martino, acquistata da Berlusconi nel nel 1973. L’elegante palazzo del XVIII secolo, e che gli venne venduto da Anna Maria Casati Stampa di Soncino e che da allora è la sua residenza ufficiale. Sarà lì, nel mausoleo di famiglia costruito nel 1990, che l’ex Premier che ha cambiato la storia della televisione italiana, verrà seppellito.