Gallarate, Cassani chiude il 2021: «Grandi soddisfazioni». E apre alla condivisione

GALLARATE – Il passato? «Soddisfazione». Il futuro? «Condivisione». È tempo di bilanci per il sindaco Andrea Cassani, quelli che superano per un momento le manovre finanziarie e toccano la sfera politica nel suo senso più ampio. Al centro del 2021, innegabile, la vittoria alle urne che gli hanno consegnato la guida di Gallarate per un altro quinquennio. E non lo ha negato alla conferenza di fine anno che si è tenuta oggi, 30 dicembre, in sala giunta. «Nonostante la situazione pandemica, è stato un periodo ricco di successi», ha detto. Ora lo sguardo è già rivolto al futuro, al 2022: «Mi auguro si possa creare un tavolo di confronto in consiglio comunale. Con tutti i partiti». Accenni poi alle priorità, tra i piani in ambito scolastico e quelli in ambito sportivo. Con un appunto sul futuro dell’ospedale.

Soddisfazioni «politiche e personali»

Nei due mesi dalla vittoria alle urne, «la giunta è subito stata operativa». Una delle chiavi di lettura è «aver già approvato un bilancio ambizioso, che dà solidità per creare la Gallarate del futuro». Proprio le elezioni sono il fulcro delle soddisfazioni del sindaco, «tanto politiche quanto personali». Intanto perché il risultato della Lega, il suo partito, è stato «uno dei migliori d’Italia». Ma anche perché la lista civica che porta il suo nome ha preso il 14% delle preferenze, «un importante risultato che ha fatto capire come la popolazione abbia apprezzato il lavoro di questi anni. E questo mi investe di grande responsabilità». Anche perché, a conti fatti, «posso dire che ho vinto con più voti rispetto a quelli che avevo ricevuto nel 2016». Proprio pensando alla scorsa legislatura, una nota ulteriore: «Siamo stati premiati per come abbiamo fatto comunicazione e per la trasparenza: continueremo in questa direzione».

«Condivisione»

Da qui, lo spunto per guardare al 2022. Con l’auspicio, in politica, che «si possa trovare un tavolo con le opposizioni, raggiungere compromessi e guardare al bene della città». Lo ha detto ora che «siamo lontani dalle Amministrative e credo che nessuno sia contro il desiderio di collaborare per raggiungere un obiettivo comune». Il riferimento va anche ai programmi elettorali, magari convergenti in alcuni punti. Ecco, «siamo disponibili ad ascoltare e valutare le varie posizione se non sono strumentali o politicizzate». Un’ottica in cui «non è escluso si possano prendere delle decisioni insieme». Anzi, ha precisato che «l’amministrazione a volte corre spedita per realizzare opere per i cittadini, può sembrare che non voglia confrontarsi. In realtà siamo aperti e auspichiamo che questo venga accolto».

Sport e scuole

Più nello specifico, diversi i temi toccati. Come lo sport, con «investimenti importanti sulle infrastrutture per renderci attrattivi alle società di livello». O «la volontà di non aumentare le tasse». Fino a quelli più delicati, come le scuole. Il sindaco non ha nascosto la sua preoccupazione di fronte a un «trend che porta ad avere sempre meno nati». Dati che avranno inevitabilmente un riscontro sul futuro delle materne, medie ed elementari. E costringerà a ripensare al numero di scuole aperte, «da qui a vent’anni».

L’ospedale unico

Infine un passaggio anche sull’ospedale unico: «Ci sono state rassicurazioni importanti da Regione Lombardia su ciò che sarà mantenuto al Sant’Antonio Abate. Anche quando ci sarà il nuovo nosocomio». Un’occasione per ribadire, nuovamente, che «il dialogo con le opposizioni è ben accetto, senza arroccarsi sulle proprie posizioni». In ogni caso, «le prime settimane del nuovo anno costituiremo una Commissione Sanità e con questo valuteremo la proposta di deroga al dibattito pubblico il tutto per divenire alla nuova struttura senza dimenticare l’impegno di Regione sugli attuali ospedali Gallarate e Busto Arsizio».

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