Rigenerazione urbana, il sindaco di Gallarate apre al dialogo. «Valutiamo proposte»

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GALLARATE – Il tempo stringe e non c’è alcuna certezza di ottenere il finanziamento. Ma i contributi messi a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo sociale europeo attraverso il bando “Costruire strategie di sviluppo urbano” sono un’occasione che l’amministrazione comunale di Gallarate vuole provare a sfruttare. Il tema è la rigenerazione urbana e sul tavolo ci sono milioni di euro riservati ai Comuni lombardi superiori ai 50mila abitanti.

Il bando

Il bando “Costruire strategie di sviluppo urbano” mira a innescare strategie e azioni di rigenerazione urbana sostenibile. Gli interventi che accederanno ai finanziamenti dovranno soddisfare due requisiti: dovranno essere realizzati entro il 2027 e devono essere declinati su tre temi specifici. Il primo è l’abitare, il secondo è scuola e cittadinanza, il terzo riguarda invece la creazione di reti socio-sanitarie e socio-assistenziali locali. Entro il 18 marzo i Comuni dovranno presentare le proposte progettuali, sarà poi Regione Lombardia entro aprile a valutare e selezionare i progetti con l’obiettivo entro la fine dell’anno di siglare il protocollo d’intesa.

E Gallarate?

Ancora non sono ancora stati indicati i fondi a disposizione e il numero di progetti che verranno scelti, ma il sindaco di Gallarate Andrea Cassani ha deciso di accettare la sfida. Ieri sera, 10 febbraio, ha convocato una riunione di maggioranza chiedendo a ciascun gruppo di portare al tavolo idee e progetti fattibili. È evidente, infatti, che il limite del 2027 imposto porti già ad escludere, per esempio, la rigenerazione dell’area dell’attuale ospedale una volta che verrà costruito quello nuovo a Busto Arsizio. «Bisogna tenere i piedi per terra, ma vogliamo puntare a fare qualcosa che sia sfidante», ha detto Cassani ai suoi.
Della partita vorrebbero far parte anche le opposizioni, così come richiesto dal Pd lunedì in conferenza capigruppo. Il primo cittadino non chiude al dialogo: «Dovessero arrivare proposte dalla cittadinanza o dall’opposizione, siamo disponibili a confronto. Più menti, più soluzioni. Noi siamo una piccola realtà rispetto alle grandi città che parteciperanno al bando. Auspico che anche Comuni delle nostre dimensioni vengano presi in considerazione e che lo sforzo che stiamo facendo possa servire come ipotesi di sviluppo di Gallarate».

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