GALLARATE – Il distributore del gas metano per auto è l’ennesimo servizio che verrà esternalizzato da Amsc. Così hanno deciso ieri, 16 dicembre, i vertici della società municipalizzata. Una scelta che punta a limitare le perdite strutturali dell’impianto di via Aleardi, inaugurato il 30 giugno di dieci anni fa dall’allora sindaco Nicola Mucci e dal presidente della municipalizzata di Gallarate, che a quei tempi era nientedimeno che Nino Caianiello, l’ex plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese arrestato a maggio 2019 per corruzione con l’inchiesta “Mensa dei poveri”.
Sempre in perdita
Quell’unica pompa di rifornimento sperduta tra la (poca) campagna rimasta di Gallarate costò ben 600mila euro. E fu un altro di quegli investimenti che contribuì a creare – utilizzando uno slogan tanto caro ai leghisti di allora – in Amsc «il buco con la caramella intorno». L’esternalizzazione varata dall’attuale amministratore unico Maurizio Zenoni non dovrebbe trovare pareri contrari nel centrosinistra, oggi in opposizione. Il primo a lanciare l’allarme conti dell’impianto di metano fu infatti Alberto Lovazzano, assessore al Bilancio della giunta Guenzani, durante la Commissione Bilancio del 24 marzo 2015, giorno in cui si discusse per la prima volta il Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie. Già allora disse che era necessario venderlo: «E’ in perdita strutturale, dobbiamo liberarcene».
Il costo del personale
I conti non tornano e a incidere ci sono almeno quattro fattori: la posizione assurda, la concorrenza aumentata (non è più l’unico presente in città), la propensione degli automobilisti a scegliere altri mezzi ibridi (in particolare i veicoli elettrici), ma soprattutto il costo del personale. Impianti di questo tipo devono garantire un’apertura 7 giorni su 7, con orario continuato dalla mattina alla sera. E per Amsc, costretta a ricorrere al lavoro interinale, è un salasso. Per altre aziende invece che hanno la possibilità di abbassare drasticamente il costo del personale potrebbe rivelarsi un’opportunità. O almeno così sperano i vertici della municipalizzata.
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