Erbacce in strada, Pd: «Gallagiungla». Il sindaco: «Appalto non rinnovato»

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GALLARATE – Le erbacce che hanno invaso i marciapiedi della città di Gallarate nei mesi di giugno e luglio sono diventate argomento di dibattito ieri sera, 17 luglio, in consiglio comunale. Al doppio question time, presentato da Giovanni Pignataro (Pd) e Massimo Gnocchi (Ocg), il sindaco Andrea Cassani ha risposto allo stesso modo: «L’appalto in essere non è stato rinnovato e stiamo valutando sul da farsi Evidentemente qualche valutazione l’abbiamo fatta anche noi». 

Gallagiungla 

Negli ultimi sessanta giorni, ha sottolineato in particolare il capogruppo del Partito democratico, «si è riscontrato un indiscriminato proliferare di essenze erbacee infestanti su tutti i marciapiedi della nostra verde Gallarate». E ancora:  «A luglio sono stati fatti degli sfalci, ma selettivi. Davanti a casa mia, per esempio, da una parte il taglio è stato ben fatto mentre dall’altra la vegetazione che spunta dal marmetto è ormai alla mia altezza. Siamo arrivati a un livello insopportabile, a una Gallagiungla. Non è il decoro della città che chiedono i cittadini che l’hanno eletta sindaco». 

Un anno particolare 

In risposta Cassani ha sottolineato che è stato un anno particolare per il verde a cause della abbondanti precipitazioni («Quando piove non si può tagliare ma allo stesso tempo quando piove la vegetazione cresce copiosa») e che le polemiche, definite «corrette», non hanno riguardato soltanto la città di Gallarate ma anche tanti altri Comuni limitrofi, a dimostrazione della eccezionalità dell’evento. Ciononostante, l’amministrazione di Gallarate non si è ritenuta soddisfatta di come la società di gestione del verde ha lavorato sul territorio: «Abbiamo scelto di non rinnovare in tempi non sospetti». 

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