GALLARATE – «Voglio ringraziare tutto il mondo del calcio, le persone che sono state vicine a me e la mia famiglia. È stata dura. La dedico ai miei genitori, a mia sorella. Eravamo molto legati a lei e mi dispiace molto. Ringrazio i ragazzi per la gioia che mi hanno dato oggi». Con gli occhi gonfi di lacrime Gennaro Gattuso ieri sera, 13 giugno, in sala stampa al termine della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, ha voluto ricordare la sorella Francesca, morta all’età di 37 anni lo scorso 2 giugno all’ospedale di Busto Arsizio.
Il bacio al cielo
Un pensiero a Francesca l’allenatore del Napoli lo aveva rivolto già a inizio partita. Durante il minuto di silenzio osservato per tutte le vittime del Coronavirus Gattuso ha mandato un bacio verso il cielo. Francesca non è morta di Covid, ma ha vissuto tutto in ospedale tutto il periodo della pandemia. Da tempo soffriva di una rara forma di diabete molto aggressivo che l’ha costretta a un’operazione d’urgenza e al ricovero lo scorso febbraio. Dall’ospedale non è più riuscita a uscire.
Il cordoglio di Gallarate
La morte di Francesca Gattuso, che da anni viveva a Gallarate, ha colpito al cuore l’intera città. Moltissime sono state le testimonianze di affetto e vicinanza alla famiglia della 37enne, in questi giorni. Tanto che, nonostante i funerali della donna siano stati celebrati a Corigliano, in Calabria, lo scorso 5 giugno, a Gallarate sono comparsi dei manifesti funebri con i quali la famiglia della donna ringraziava la città per la grande vicinanza dimostrata in questa occasione estremamente dolorosa.
Dramma Gattuso, è morta la sorella Francesca. Viveva a Gallarate da anni
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