Gallarate, l’ex cotonificio Macchi divorato dal degrado: «Discarica a cielo aperto»

gallarate degrado zona macchi

GALLARATE – Una discarica a cielo aperto. Viene definita così la zona che circonda l’ex cotonificio Cesare Macchi a Gallarate, al centro di continue lamentele da parte di alcuni residenti che sono costretti a convivere con una situazione ormai insostenibile. «Viviamo accanto al degrado: ortiche alte, erbacce e per non farsi mancare nulla vengono abbandonati continuamente rifiuti dagli incivili che passano da queste parti. Dentro c’è di tutto e di più», raccontano. «Siamo al limite della decenza per il decoro». Abitare tra via del Lavoro e la strada Pradisera è diventato una prova di pazienza, sia nei confronti dello stato d’abbandono che circonda gli abitanti, sia per i tentativi (falliti) di attirare l’attenzione per risolvere questo disagio. Una lotta che dura ormai da vent’anni.

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Una falsa speranza

Anche se per un momento era balenata la speranza di una soluzione, in occasione di uno sversamento – probabilmente di nafta – dalla cisterna dell’ex azienda, ancora piena dopo quasi 50 anni. L’intervento per mettere in sicurezza la zona, da parte di chi ne aveva la competenza, aveva acceso l’illusione che si potesse finalmente risolvere il problema del degrado. Un pensiero positivo, ma solo un pensiero. Nel giro di poco tempo la situazione è stata nuovamente abbandonata a se stessa e «ora è peggio di prima». Prevedibili le reazioni dei residenti: rabbia e preoccupazione sono inevitabili.

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Un posto davvero malsano

La situazione nel corso degli anni sembra sempre peggiorare. Anche a causa dell’inciviltà di molte persone che sfruttano questo luogo abbandonato per gettare ulteriori rifiuti. E visto come vanno le cose, è difficile non avere qualche pensiero. «Non dimentichiamoci che da queste parti vivono 7 famiglie – proseguono – con bambini e persone che appartengono alle fasce più deboli. Per certo ci sono due persone cardiopatiche e quindi maggiormente esposte ai vari rischi generati dalla sporcizia». Non ultimo, il problema non indifferente dei roditori. Come racconta un cittadino che abita in quella zona: «A suo tempo abbiamo avuto anche problemi con i topi. Per quanto ne so fra quelle erbacce si può trovare di tutto, anche insetti, bisce e deiezioni animali». E aggiunge: «Ovviamente evito di andarci, a meno che non sia indispensabile. Ma capita che i miei nipoti lancino il pallone oltre i cancelli. Per andare a recuperarlo metto scarponi e pantaloni lunghi. Si tratta di un posto veramente malsano».

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