Gallarate, mister dà del “negretto” a un 16enne: arriva la denuncia per discriminazione

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GALLARATE – Chiamò “negretto” un calciatore 16enne di origine straniera: per l’allenatore del Gallarate, dopo i sette mesi di squalifica, arriva anche la denuncia per discriminazione razziale, istigazione al razzismo, diffamazione e violazione della Legge Mancino. La denuncia depositata dal Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione in Procura a Genova: gli atti dovrebbero essere trasmessi quindi agli uffici giudiziari bustocchi per competenza territoriale.

La denuncia del Comitato

Ha scosso il mondo del calcio l’episodio che vedeva un 16enne, ragazzo marocchino, chiamato “negro” da parte dell’allenatore della squadra avversaria, del Gallarate, durante una partita di calcio svoltasi domenica 16 ottobre dell’anno scorso nel Varesotto tra Allievi under 17 di Gallarate Calcio e Club Amici dello Sport (Cas) Sacconago, esattamente nel quartiere di Busto Arsizio. Il “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione” con la sede in Liguria, più precisamente a Bogliasco in provincia di Genova ha sporto la denuncia depositata presso la Procura della Repubblica per i reati di cui agli artt. 3 della Costituzione italiana, 604 bis c.p., L. del 25 giugno 1993 n. 205 (Legge Mancino), 595 c.p. e gli eventuali da ravvisare.

Segnalateci altri casi

Non possiamo permettere che discriminazioni del genere possano prendere il sopravvento, specialmente nei confronti di chi così giovane e vulnerabile – spiega Aleksandra Matikj, Presidentessa del Comitato –Interveniamo anche in quanto facenti parte da Associazione dell’UNAR: l’ufficio deputato dallo Stato a garantire il diritto alla parità di trattamento, affinché il razzismo possa e debba essere combattuto in un Paese come l’Italia da ritenersi civile e che rispetti i Diritti di esistenza e di sviluppo di tutti alla pari, considerando quella che è la Costituzione italiana, il Rispetto reciproco e nei confronti altresì di possibili vittime di quelle che maggiormente sono le situazioni di gravi pericoli o peggio ancora di guerre, come purtroppo era capitato anche alla sottoscritta. In ogni caso, non si possono discriminare e danneggiare le Persone a prescindere.  Cogliamo l’occasione di invitare le possibili altre vittime di simili situazioni scrivendoci a comitato.no.discriminazione@gmail.com, saremo nel caso ben lieti di aiutare, in particolare con l’Avvocato Alì Listì Maman del Foro di Palermo

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