GALLARATE – Mostra tranquillità l’assessore all’Urbanistica di Gallarate, Alessandro Petrone, in merito alla “bomba” sulla variante al Pgt fatta esplodere dalle opposizioni che rischia, secondo Pd e CèV, di inficiare e rendere nullo il lavoro svolto negli ultimi sette mesi. Per un eccesso di prudenza, il componente della giunta Cassani chiederà lunedì mattina l’ennesimo parere ai dirigenti. E se, «per l’ennesima volta in sette mesi sarà positivo», la variante Petrone sarà senza intoppi sul tavolo della Commissione il 20 febbraio e cinque giorni dopo in consiglio comunale per l’adozione.
Parere favorevole
Sostiene infatti Petrone che il caso sollevato oggi dalle opposizioni non è una novità: «E’ un problema che ci siamo posti sin dal primo giorno». E le risposte, in tutto questo tempo, sono state univoche: il raffronto per il consumo di suolo dev’essere fatto con il Pgt Bossi del 2011 e non con la Variante Pignataro del 2014. «Ce lo hanno detto innanzitutto la dirigente Marta Cundari e il suo vice Massimo Sandoni», spiega Petrone. «Sono ottimi professionisti ma soprattutto molto scrupolosi: difendo dunque l’ufficio fino a prova contraria, che sono certo non ci sarà. Stesso discorso vale per l’estensore del Piano, Massimo Giuliani e per il coordinatore scientifico Luigi Moriggi. Abbiamo inoltre in mano un parere legale dell’avvocato Giuseppe Franco Ferrari, noto amministrativista specializzato in temi urbanistici, che conferma quanto ho detto finora, nonché della Provincia di Varese che va nella stessa direzione. Anche i funzionari regionali, de visu durante gli incontri avuti, ci hanno confortato, nonostante il loro parere di conformità arriverà soltanto dopo l’adozione».
Il ruolo delle opposizioni
Petrone ringrazia dunque l’opposizione «per il contributo partecipativo», sottolinea la loro correttezza nell’avere sollevato il caso ora e non con una pregiudiziale in consiglio comunale, ma l’iter per la Variante procede. «Capisco il lavoro dell’opposizione e il loro invito alla cautela, l’allarmismo mi dà da pensare, ma sono tranquillo. Ho massima fiducia nel lavoro svolto insieme ai funzionari e ai tecnici in questi sette mesi».