Stop agli sciacalli del Covid a Gallarate. Truffe in aumento: fondi per combatterle

gallarate vicesindaco francesca caruso

GALLARATE – Truffe agli anziani: una piaga che cresce. E che è cresciuta in modo particolare durante l’emergenza Covid 19. A segnalarlo è Regione Lombardia. L’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia Locale e Immigrazione, Riccardo De Corato già a gennaio aveva lanciato l’allarme su un fenomeno, quello appunto dei “pacchi” ai soggetti più fragili, che annovera finti poliziotti, carabinieri, addetti dell’acqua, luce o gas e persino di tubature radioattive. Una piaga sociale: di fatto è praticamente la sola voce in aumento tra i reati denunciati in provincia di Varese. Ora Gallarate la vuole combattere con le nuove risorse messe a disposizione da Palazzo Lombardia.

Con il Covid truffe in aumento

Quello che De Corato all’epoca non poteva sapere per ovvie ragioni era che l’emergenza sanitaria avrebbe acuito il problema. «Il Covid se possibile – spiega il vicesindaco e assessore alla Sicurezza di Gallarate Francesca Caruso (nella foto) – ha dato nuove armi a questi sciacalli. Hanno utilizzato ogni pretesto: dai falsi tamponi a domicilio, alle false sanificazioni». Sino a volantini affissi in mezza provincia a firma (ovviamente falsa) del ministero dell’Interno che annunciavano visite e controlli da parte delle forze di polizia. In questo modo la vittima di turno era già orientata, perché informata, ad aprire la porta. E a lasciare entrare i truffatori pronti a portare via soldi e gioielli, nel caso anche con la violenza. Per fortuna non è accaduto, ma il rischio è altissimo. Ecco perché Regione Lombardia ha aperto un bando che mette a disposizione dei Comuni fondi per organizzare campagne di prevenzione contro i truffatori.

Campagna di sensibilizzazione

«Ed ecco perché – spiega Caruso – la giunta di Gallarate ha deliberato ieri (1 luglio, ndr) la partecipazione al bando regionale. Sono circa 10mila euro da investire in brochure informative e nell’organizzazione di incontri pubblici sul tema in modo da raggiungere il maggior numero di cittadini possibili. Queste persone sono senza scrupoli, fanno schifo, si approfittano dei soggetti più fragili, soprattutto degli anziani. Vanno combattute con ogni mezzo. Il mio assessorato, e questa amministrazione, da oltre due anni organizza incontri e iniziative preventive. Per questo, visto l’impegno pregresso, dovremmo avere una posizione più alta in graduatoria». L’appello resta sempre lo stesso: «Non aprite – conclude Caruso – e in caso di situazioni sospette chiamate immediatamente il 112».

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