Gallarate, i Sinti dopo il Tar: «Siamo ancora qui. Non sappiamo dove andare»

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GALLARATE – «Noi siamo ancora qui e qui intendiamo restare. Così come, qualora arrivassero provvedimenti da parte del Comune, valuteremo tutte le contromosse necessarie insieme al nostro legale per resistere». Non c’è astio nelle parole di Pino Saccone, uno dei portavoce della tre famiglie Sinti rimaste a vivere sull’area di via Lazzaretto.

Il Tar non ci ha dato torto

A pochi giorni dalla sentenza del Tar di Milano, non c’è astio ma di sicuro c’è una volontà di chiarezza anche quando Saccone afferma: «Il Tar non ci ha dato torto, non si è pronunciato contro di noi. Ha dichiarato inammissibile il nostro ricorso in quanto la controversia, a parere dei giudici del Tribunale Amministrativo Regionale, è materia per un tribunale ordinario». Il ricorso in questione era stato presentato nel 2021 dalle famiglie rappresentate dall’avvocato Luca Bauccio in seguito all’ordinanza di sgombero dell’area emessa dal Comune.

Siamo ancora qua

Il Tar aveva subito concesso la sospensiva urgente del provvedimento, quindi, con dispositivo depositato lo scorso 9 agosto, ha dichiarato il ricorso inammissibile. «Va dato atto che l’istruttoria condotta ha consentito di acclarare che l’unica porzione di terreno occupata dai ricorrenti è quella corrispondente al mappale 4816. In base alla relazione depositata in data 21 marzo 2022 tale area rientra nel patrimonio disponibile del Comune e risulta essere inserita nel piano delle alienazioni immobiliari dell’ente», scrivono i giudici del Tar Lombardia.

Parola al Tribunale civile

In relazione all’impugnazione delle ordinanze di sgombero limitatamente al mappale 4816 «il ricorso introduttivo va quindi dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, trattandosi di controversia compresa nella giurisdizione del giudice ordinario». Il Tar ha di fatto demandato ogni eventuale decisione nel merito al Tribunale civile, in questo caso quello di Busto Arsizio, qualora una nuova causa dovesse essere incardinata.
Le tre famiglie che vivono sull’area di via Lazzaretto non si sono spostate di un metro. «Come ho detto siamo ancora qui. Nessuno ci ha notificato nulla, anche perché la situazione è in itinere, e nel caso prenderemo le nostre contromisure di concerto con il legale», conclude Saccone.

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