Gallarate, tavolini all’esterno con autocertificazione e procedure semplificate

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GALLARATE – Sburocratizzazione e semplificazione. Sono le due parole chiave attraverso cui il Comune di Gallarate intende disciplinare l’occupazione del suolo pubblico da lunedì prossimo, 26 aprile, quando bar e ristoranti potranno tornare a servire ai tavoli, ma soltanto all’esterno.

Autocertificazione

E’ quanto è emerso dall’incontro avvenuto questa mattina dal sindaco Andrea Cassani, il vicesindaco Francesca Caruso (Sicurezza) e l’assessore Claudia Mazzetti (Attività produttive) con i vertici della polizia locale e del Suap. «Abbiamo deciso che chi ha posizionato i tavolini l’anno scorso potrà continuare a farlo da subito», spiega al termine Mazzetti. «Basterà un’autocertificazione, ma attenzione: la richiesta deve essere identica». Sarà sufficiente mandare una comunicazione a suap@comune.gallarate.va.it. «In questo modo otteniamo due vantaggi per i nostri esercenti: risparmio di costi e una velocizzazione evidente».

Procedure semplici

Per chi intende fare modifiche, ma soprattutto per le nuove richieste, l’autocertificazione non basta. La procedura deve essere attivata attraverso il sito www.impresainungiorno.gov.it, su cui bisogna caricare una semplice planimetria dello spazio esterno più una serie di altri dati richiesti. Prima di posizionare i tavolini all’esterno, dunque, bisogna avere l’ok. «E’ una procedura semplice», assicura l’assessore. «L’impegno del Comune è quello di gestire le pratiche nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le richieste che arriveranno. Ci tengo inoltre a sottolineare che quanto abbiamo stabilito oggi è coerente con le normative attualmente in vigore. Siamo però in attesa dei nuovi decreti del governo nazionale, a cui saremo costretti ad adeguarci se ci saranno modifiche ».
L’occupazione del suolo pubblico, ricorda infine Mazzetti, è gratuita.

Cartelle pazze

Ad alcune attività nel frattempo è arrivata nei giorni scorsi l’Imposta di pubblicità 2021 con aumenti considerevoli rispetto agli anni precedenti. Il sindaco Andrea Cassani le definisce «cartelle pazze», che invita a non saldare in attesa di accertamenti da parte degli uffici. I termini di pagamento del Canone sono posticipati al 31 maggio al fine di consentire una verifica puntuale per la conferma o meno di ogni singola quantificazione. Recita l’avviso pubblicato sul sito del Comune: «In seguito all’unificazione nel Canone Unico dell’ex Imposta di Pubblicità e della TOSAP, disposta dalla L. 169/2019, una parte degli avvisi di pagamento pervenuti da pochi giorni agli Operatori Commerciali – relativamente alla quota di pubblicità – dovrà essere ri-verificata, al fine di applicare fedelmente la decisione di Giunta di mantenimento del gettito precedente senza aumenti complessivi  (il mantenimento del gettito è previsto dalla riforma normativa come obiettivo minimo da perseguire)».

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