Zone scolastiche, Pignataro (Pd): «Basta auto: Gallarate imiti Cassano»

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GALLARATE – Auto incolonnate, bambini accompagnati in macchina fino al cancello di ingresso, traffico in tilt e smog alle stelle. Una routine che si ripete ogni giorno a Gallarate così come praticamente davanti a tutte le scuole d’Italia. Cassano Magnago ha provato a invertire la rotta ed è tra le prime città della Lombardia ad aver istituto le Zone scolastiche davanti ai quattro plessi pubblici. Un tentativo che ora il Partito democratico di Gallarate, per voce del suo capogruppo Giovanni Pignataro, chiede di replicare anche in città. 

Ingorghi dappertutto 

Lo ha detto ieri, 16 settembre, in consiglio comunale durante le comunicazioni iniziali. «A Cedrate, davanti ai licei, al Sacro Cuore: ci sono ingorghi dappertutto», ha spiegato Pignataro. «E’ sempre stato così? Non mi rassegno e auspico la convocazione di un tavolo attraverso cui Comune, istituzioni scolastiche e famiglie possano trovare una soluzione a un problema che innanzitutto è culturale e per questo va spogliato dalle ideologie. Si tratta di una questione di sicurezza e di sostenibilità ambientale. A Cassano Magnago governa il centrodestra e lì hanno creato quattro vie scolastiche». 

Zone scolastiche 

Ma cosa sono le Zone scolastiche che Giovanni Pignataro chiede di istituire anche a Gallarate? In base al sito genitoriantimsog, si tratta di una strada (o un piazzale) adiacente a una scuola in cui viene vietato (temporaneamente o in modo permanente) il traffico degli autoveicoli, in modo che tutti possano raggiungere la scuola in sicurezza. Il transito viene consentito a pedoni, bici, mezzi per il trasporto dei disabili e scuolabus. In numerosi Paesi esteri sono molto diffuse.
La Polizia Locale e i volontari della scuola posizionano le transenne negli orari di chiusura della strada e le rimuovono al termine. Per essere efficace, l’intervento dovrebbe essere accompagnato da iniziative e progetti finalizzati alla sensibilizzazione delle famiglie e a interventi viabilistici di supporto (creazione di percorsi protetti, messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, ecc.)
Il provvedimento di chiusura della strada spetta alla giunta, oppure con ordinanza del sindaco (se urgente), e viene attuata dai vigili. Il Codice della strada, articolo 7 comma 9, recita: «I comuni, con deliberazione della giunta, provvedono a delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato tenendo conto degli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull’ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale e sul territorio. In caso di urgenza il provvedimento potrà essere adottato con ordinanza del sindaco, ancorché di modifica o integrazione della deliberazione della giunta».

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