di Sarah Zambon
CASTELLANZA – L’inaugurazione della Piazza lineare, ma anche cantieri per il verde e le manutenzioni, le rotonde sull’ex sedime ferroviario e la ciclabile Move On, oltre ai passi avanti sul progetto Mill. Sono le prospettive per il 2024 delineate dal sindaco Mirella Cerini. Ci sarà da attendere invece per l’efficientamento delle scuole Da Vinci e la riqualificazione delle ex case popolari di via Cardinal Ferrari, che non hanno ottenuto i fondi del PNRR. Il 2024 sarà un anno decisivo per Castellanza: a 50 anni dall’elevazione allo status di Città, non c’è miglior modo per celebrare che quello di poter vedere i primi frutti degli sforzi progettuali ed economici messi in campo dall’amministrazione comunale per cambiare volto al tessuto urbano e renderlo più vivibile ed attrattivo. Abbiamo incontrato il sindaco Mirella Cerini per una panoramica a tutto tondo sulle opere che verranno realizzate nei prossimi mesi.
Cosa attende i castellanzesi nel nuovo anno?
«Quest’anno porteremo a termine tutta una serie di attività già impostate nei mesi scorsi, a partire da uno dei progetti di punta promossi fin dal nostro insediamento nel 2021, cioè la piazza lineare dell’Olona: siamo ormai a buon punto e nel 2024 è prevista l’inaugurazione dell’opera con il completamento dei lavori, che comprendono la sistemazione degli spazi della “Biblioteca all’aperto”, che consentirà ai cittadini di fruire di una nuova area attrezzata e aggregativa en plein air, soprattutto durante la bella stagione. Nello stesso ambito progettuale, verrà portata a compimento la riqualificazione di piazza Castegnate con i nuovi arredi urbani e la riattivazione della fontana dei Marinai, così come il riassetto dell’adiacente spiazzo dove si svolge il mercato del venerdì mattina, nel quale verranno ridisegnati i parcheggi e saranno inseriti elementi di verde, prima assenti, ed attrezzature sportive. Verrà ricavata anche un’area da dedicare a feste e manifestazioni, che gratificheranno le iniziative delle tante associazioni cittadine».
Quali altri progetti in cantiere verranno concretizzati nel 2024?
«Già da anni abbiamo posto la massima attenzione al verde cittadino, soprattutto nell’ottica della prevenzione e della sicurezza. Dopo la riqualificazione dei Parchi dei Platani e Cantoni, proseguiremo nella riorganizzazione di altre aree verdi pubbliche e nella manutenzione delle alberature, soprattutto dei filari che costeggiano i grandi viali che attraversano la Città (Don Minzoni, Matteotti, Borri, Lombardia, Italia). Le nuove condizioni climatiche del territorio impongono l’applicazione di criteri che siano logici e adeguati ai tempi, sia per i nuovi scenari meteo, che per il costante aumento dei flussi di traffico. Criteri che devono necessariamente essere applicati anche nell’ottica della conservazione del patrimonio arboreo e nella scelta delle essenze da piantumare. Con l’approvazione del bilancio a fine 2023, inoltre, abbiamo destinato un pacchetto da 500mila euro per la manutenzione di strade e marciapiedi – in aggiunta ai 250mila allocati ogni anno – che ci permetterà di mettere mano non solo alle arterie principali (particolarmente soggette ad usura, a fronte del passaggio di una media di 30mila veicoli al giorno), ma anche alle strade secondarie. Ulteriore impulso verrà dato anche all’illuminazione LED di parchi ed edifici pubblici: il relamping e l’efficientamento degli impianti sono arrivati all’80% e l’intenzione è quella di giungere il prima possibile al 100%. Ci stiamo concentrando anche sul PalaBorsani, che necessita di interventi importanti e non più differibili: l’obiettivo è individuare delle risorse per poter procedere alla sua riqualificazione».
Focus, quindi, su verde, illuminazione e manutenzione stradale…
«Esatto, ma non solo. Con l’acquisizione dell’ex sedime ferroviario, perfezionata nello scorso anno, ragioneremo sulla riqualificazione di due incroci semaforici, ovvero quello tra viale Lombardia, via Piave e via XI settembre, – le cui problematiche sono risolvibile in tempi ragionevolmente ristretti -, e quello tra viale Matteotti, via Pomini e via Piave (dove c’era il passaggio a livello), per il quale vogliamo avviare un percorso di progettazione e di reperimento dei fondi che saranno ritenuti necessari dopo un studio attento e puntuale. Questa zona, quindi, potrebbe cambiare completamente faccia. Sulla porzione del sedime che dall’incrocio entra in via Pomini (verso l’ex stazione ferroviaria), inoltre, abbiamo l’intenzione di realizzare dei nuovi parcheggi. Senza dimenticare l’ambizioso progetto del Mill, che trasformerà completamente un’area dismessa che potrà essere restituita alla cittadinanza, – entro il 2024, ad esempio, vedrà la luce anche la pista ciclopedonale Move on -, la riqualificazione già in atto della zona dell’ex Mostra del Tessile e la riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale, che permetterà a Castellanza di avere una mobilità interna ed esterna più agile ed efficiente, in modo da non essere più considerata semplicemente un cuscinetto tra Busto Arsizio e Legnano e da essere meglio collegata con l’aeroporto della Malpensa».
Un imponente piano di riorganizzazione di cui la maggior parte degli iter è già in corso. Ma c’è qualche progetto che avevate intenzione di realizzare e che, invece, resterà nel cassetto?
«La nostra amministrazione si è imposta fin dall’inizio di non fare mai il passo più lungo della gamba e, già dal primo mandato, ha lavorato per step, in modo da impostare basi solide su cui lavorare. Il rammarico principale è quello che riguarda il progetto di efficientamento totale delle Scuole Da Vinci, che avevamo candidato ad un bando PNRR, dichiarato ammissibile, ma non finanziato. Stesso discorso per il piano di riqualificazione da 2 milioni e 400mila euro del complesso residenziale ex ERP di via Cardinal Ferrari, anch’esso ammesso, ma non finanziato: ci sarebbero servite delle risorse per queste progettualità, che diversamente facciamo fatica a portare avanti. È un vero peccato».