Il commissario di Legnano: «Palio sospeso in base a norme nazionali e regionali»

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LEGNANO – Nessuna decisione unilaterale del Comune in merito al Palio delle Contrade. Il commissario straordinario di Legnano, Cristiana Cirelli, ha tenuto a precisare che la sua decisione di sospendere il Palio 2020 «è stata una semplice presa d’atto della normativa nazionale e regionale» e che «è stata comunque preceduta da intese intercorse per le vie brevi con gli altri attori della manifestazione», ovvero la Famiglia Legnanese e il Collegio dei Capitani e delle Contrade. Dopo l’annuncio di quasi due mesi fa, nelle ultime settimane su alcuni media (non il nostro) era montata una polemica a cui Cirelli ha risposto oggi, giovedì 14 maggio, con una nota ufficiale.

Cirelli: «Delibera necessaria per bloccare i finanziamenti»

«In relazione – si legge nella nota – ad alcuni articoli apparsi sugli organi di stampa e a dichiarazioni diffuse tramite i social in cui viene attribuita al commissario straordinario di Legnano, in qualità di Supremo Magistrato, la responsabilità di aver sospeso, con decisione unilaterale, il tradizionale Palio e tutte le manifestazioni connesse, si precisa che la sospensione è derivata dall’attuazione della normativa emergenziale vigente in materia di Covid-19 che ha congelato le manifestazioni di qualunque natura. La delibera commissariale di sospensione si è resa, però, necessaria – prosegue Cristiana Cirelli – in quanto, fin dal 10 aprile scorso, sulla base degli accordi presi con il Comitato Palio, il Comune avrebbe dovuto versare una prima tranche di denaro destinata all’inizio delle attività, versamento che non trovava giustificazione dal momento che la manifestazione non avrebbe avuto luogo nei tempi previsti. Analogo discorso vale per tutte le ulteriori contribuzioni programmate».

Contributi “congelati” in attesa degli eventi

Il commissario precisa poi che le somme stanziate a bilancio per lo svolgimento del Palio, pari a circa 350.000 euro, sono anch’esse “congelate” per poter essere utilizzate nel caso in cui, in un momento ad oggi non prevedibile, l’evento potesse avere luogo. «Nel malaugurato caso – conclude Cirelli – in cui, per quest’anno, il Palio non potesse essere disputato, le somme in questione andranno in economia», cioè saranno accantonate per la prossima edizione, quando sarà possibile organizzarla, o destinate ad altri scopi, in base alle decisioni che prenderà la prossima Amministrazione comunale.

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