Il tessile non “tira” tra i giovani, Tovaglieri: «Va promosso. Anche con le influencer»

BUSTO ARSIZIO – Un’influencer salverà il tessile? A proporlo, sul filo della provocazione, è l’europarlamentare di Busto Isabella Tovaglieri, commentando dispiaciuta la notizia del corso ITS per Technical Sustainability Manager per il settore tessile saltato per mancanza di iscritti. «È un vero peccato che, con la disoccupazione giovanile che continua ad essere alle stelle, ci sono posti di lavoro praticamente assicurati che vengono snobbati dai giovani – sostiene l’esponente leghista – per invertire questo trend occorre investire sulla comunicazione. Anche a costo di assoldare degli influencer per dare una nuova immagine al settore».

«Pregiudizio culturale»

Un dispiacere anche doppio per chi, come Tovaglieri, arriva dalla ex Manchester d’Italia, una delle capitali italiane del tessile. «Forse paghiamo un pregiudizio culturale – ragiona l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega – il nostro territorio ha vissuto in modo traumatico il tracollo del settore tessile, che una volta era il comparto dell’industria che creava maggior occupazione, mentre oggi ha un’immagine di settore condannato a un destino di crisi. La realtà è che sono sopravvissute soprattutto le aziende che hanno investito in ricerca, sviluppo, innovazione e sostenibilità ambientale, e che oggi continuano ad essere delle eccellenze che offrono un ambiente di lavoro di qualità e prospettive solide per il futuro, non certo stipendi da fame né sfruttamento».

Influencer per promuovere il tessile

«Quelli nel tessile – ricorda Isabella Tovaglieri – sono posti di lavoro che vanno promossi a partire dall’orientamento nelle scuole superiori. Purtroppo è evidente che c’è un gap di comunicazione che crea un corto circuito dannoso, sia per le imprese che non trovano personale qualificato sia per i ragazzi che non sanno di avere a disposizione opportunità importanti per la loro occupazione futura». Così l’appello dell’europarlamentare è ad agire, prima che sia troppo tardi: «Non possiamo stare con le mani in mano, servono azioni di comunicazione mirate che vadano a intercettare le famiglie e i ragazzi per invogliarli ad avvicinarsi a queste opportunità. Per farlo occorre investire risorse, anche a costo di assoldare influencer che promuovano questi corsi. In ballo c’è il futuro delle nuove generazioni ma anche il futuro di un settore strategico per la nostra economia».

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