Il vice ministro Mauri interviene a Varese su norme Covid e infiltrazioni mafiose

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VARESE Nessun atteggiamento vessatorio nei confronti della Lombardia: «Anzi, sappiamo quanto la provincia di Varese e tutta la regione siano fondamentali per il sistema economico dell’Italia». Difesa delle misure restrittive adottate per le ormai prossime festività: «Perché è vero che sul breve ci siamo guadagnati un po’ di antipatia tra la gente, ma senza queste decisioni c’è il rischio di rivivere la stessa situazione di inizio ottobre il prossimo febbraio». E massima attenzione al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, in modo particolare la ‘ndrangheta, nelle tessuto economico sano della nostra provincia: «Problema sul quale il ministero dell’Interno sta lavorando in maniera puntuale fin dal febbraio scorso».

Sono questi i tre temi affrontati dal vice ministro dell’Interno Matteo Mauri, questa mattina (mercoledì 9 dicembre), durante l’incontro della cabina di regia sul tema emergenza sanitaria, ripartenza e sicurezza. Iniziativa avviata dall’amministrazione che ha visto collegati a distanza il prefetto Dario Caputo, tutti i vertici delle forze dell’ordine provinciali e una serie di esponenti del mondo economico cittadino e provinciale. Momento di dialogo e confronto, avviato dall’amministrazione Galimberti, che Mauri ha apprezzato.

La realtà e le preoccupazioni

E’ stato il prefetto di Varese a delineare un quadro generale, sia di quanto accaduto in questi mesi di pandemia sul territorio provinciale, sia per i risvolti che il Covid ha avuto anche sulla questione sicurezza. Il prefetto ha parlato di valori inferiori alla media per quanto riguarda la micro criminalità. E ha ricordato anche l’attenzione di tutte le forze dell’ordine sul rischio infiltrazioni della criminalità organizzata e le iniziative messe in campo per creare un dialogo permanente con gli imprenditori al fine di prevenire questo tipo di situazioni che, in tempi di crisi economica, non sono poi così remote. Non è stato dimenticato poi tutto il lavoro fatto delle forze dell’ordine sul territorio. Attività di controllo e prevenzione finalizzato al contenimento della criminalità, ma anche come prezioso supporto nell’affrontare l’emergenze e a tutela dei cittadini.

Dal mondo economico, invece, sono state diverse le voci che hanno portato all’attenzione del vice ministro la preoccupazione per la situazione presente, ma soprattutto futura. E c’è chi ha chiesto se le misure adottate, in modo particolare le ultime, non fossero troppo restrittive rispetto alla situazione e anche alla necessità di dare “respiro” ad attività economiche fiaccate da mesi di lockdown più o meno stretto.

Le risposte del vice ministro

Matteo Mauri ha ascoltato, preso appunti e risposto sulle varie questioni diventate oggetto di discussione. Ha ringraziato tutte le forze dell’ordine, «uomini e donne di Stato che, hanno subito un ulteriore riduzione d’organico per colpa del virus, ma non hanno mai fatto venir meno il loro impegno». Ha ricordato che settori quali commercio, turismo e cultura sono certamente i più colpiti e “ristorati” dai decreti governativi approvati e in arrivo. E che le decisioni prese per contenere la seconda ondata sono state assunte nell’ottica di cercare di evitare, per quanto possibile, di aggravare la crisi su alcuni settori economici.

Mauri poi ha sottolineato che le decisioni non sono state adottate per “penalizzare” la Lombardia. «Sappiamo molto bene l’importanza e la forza economica di questa regione per tutto il sistema Paese. Anzi ci auguriamo che la ripartenza possa avvenire il prima possibile». E sul “giro di vite” natalizio: «E’ l’unica strada possibile per evitare tra qualche settimana di essere di nuovo nella situazione di inizio ottobre. Allentare oggi le restrizioni vorrebbe dire non tutelare i nostri cittadini. Per il Governo sarebbe più semplice farlo e “redditizio” in termini di popolarità tra la gente, ma sarebbe da irresponsabili. Soprattutto dopo che abbiamo visto quanto sia complicato far scendere la curva dei contagi».

Il commento del sindaco Galimberti

«Insieme al viceministro Mauri oggi abbiamo iniziato un percorso che vedrà diversi rappresentanti del Governo e delle Regione confrontarsi con la cabina dei regia del Comune – ha spiegato il sindaco Davide Galimberti – per dare risposte e spunti operativi, aiutando la città e la nostra economia a rimettersi in moto, durante e dopo la pandemia. Un modo, anche questo, per costruire una nuova fase della città dopo il covid».

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