Indagine epidemiologica a Vanzaghello, fra i paesi meno colpiti dal coronavirus

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VANZAGHELLO – La popolazione di Vanzaghello sarà ancora oggetto di uno studio sul Covid-19. Dopo l’indagine sulle conseguenze psicologiche della quarantena e dell’isolamento sociale, sarà l’Ospedale Sacco di Milano, insieme all’Università Statale e al Consiglio nazionale delle ricerche, a condurre una indagine epidemiologica sotto la supervisione del direttore del Sacco, l’infettivologo Massimo Galli. Il comune dell’Altomilanese è stato scelto insieme ad altri tre piccoli centri lombardi, Borghetto Lodigiano, Suisio (BG) e Carpiano (MI). Perché proprio questi? Si tratta di due paesi particolarmente colpiti dal coronavirus e di due (quelli in provincia di Milano) che invece ne sono stati appena sfiorati.

Test su base volontaria: risultati entro luglio

A Vanzaghello, in particolare, si contano ad oggi appena 14 contagiati, per una percentuale del 2,64 ogni mille abitanti, uno dei dati più bassi dell’intera Città metropolitana. «Spero – ha spiegato alla “Prealpina” il sindaco, Arconte Gatti – che l’indagine possa portare risultati utili per la ricerca scientifica, come l’opportunità di farsi un’idea un po’ più chiara di come si è mossa questa epidemia». Anche questa indagine sarà su base volontaria, dopo aver chiesto di partecipare a tutti i 5.300 cittadini del comune. Chi deciderà di sottoporsi agli esami, sarà sottoposto a un primo test su una goccia del suo sangue: se risulterà positivo al coronavirus, sarà riconvocato per la seconda fase che prevede un prelievo e poi, eventualmente, per l’esame con il tampone. Nei piani dei promotori, l’indagine dovrebbe concludersi entro la fine di luglio.

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