Indagini a Cassano, parla il vicesindaco Coghi: «Agito con la massima trasparenza»

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Il municipio di Cassano Magnago

CASSANO MAGNAGO – Smentire? Impossibile, parlano le carte pubblicate da Malpensa24 lo scorso 24 novembre. E allora non resta che ammettere, senza fare alcun cenno sulla sovrapposizione tra l’incarico pubblico e gli interessi privati che inquina la vicenda, ma assicurando di aver agito con la «massima trasparenza». Nella risposta scritta del sindaco Nicola Poliseno alle 11 domande poste dal centrosinistra in merito alle indagini della magistratura in corso a Cassano Magnago si scopre che era già intervenuto il vicesindaco Osvaldo Coghi (Urbanistica e Lavori pubblici) durante il consiglio comunale in seduta segreta lo scorso 27 novembre.

Massima trasparenza

La risposta di Poliseno contiene infatti la risposta del vicesindaco già letta in Villa Oliva nella seduta a porte chiuse.  «Allo stato l’unica vicenda ipotizzata nei confronti del sottoscritto riguarderebbe l’affitto di un capannone di proprietà della società “Casa del Gas SNC di Carlo e Osvaldo Coghi” alla Sieco Srl».
Si tratta del contratto di locazione da 900 euro mensili più Iva dell’unità immobiliare, un vano al piano terra in via Bonicalza, siglato il 2 novembre 2016 dal numero due della giunta, legale rappresentante della società “Casa del Gas” proprietaria dell’immobile, e Antonio Frascella, a quei tempi ancora amministratore unico di Sieco, società municipalizzata di servizi ecologici che gestisce la raccolta dei rifiuti a Cassano Magnago.
«In proposito – spiega Coghi –  si osserva che il canone versato per l’affitto del capannone oltre a risultare perfettamente coerente con gli importi del mercato è sempre stato versato regolarmente e fatturato con la massima trasparenza (come risulta dalla documentazione spontaneamente consegnata nel corso della perquisizione svolta in data 30.10.2020)».

Urgente necessità

ll contratto di affitto (terminato a giugno 2020, ovvero prima che si conoscesse l’esistenza del procedimento penale in questione, per volontà del nuovo au di Sieco che ha preso il posto di Frascella) è stato stipulato, sottolinea Coghi, «unicamente in ragione dell‘urgente necessità della Sieco S.r.l. di trovare un deposito per il sale da utilizzarsi per lo “spargimento” lungo le strade nel corso dell’inverno».
Oltre a non fare cenno al conflitto di interessi sollevato nell’interrogazione da Pd e In Movimento, il vicesindaco non spiega nemmeno perché «per un’urgente necessità» è stato sottoscritto un contratto della durata di sei anni che al termine, si legge sul contratto, veniva considerato tacitamente rinnovato qualora non venisse data disdetta da una delle due parti. Il vice di Poliseno dice soltanto che a fine ottobre 2016, all’esito di un sopraluogo di controllo, i vigili del fuoco si erano raccomandati con la municipalizzata affinché distinguesse il luogo di deposito del sale rispetto a quello dove venivano ricoverati gli automezzi e i mezzi d’opera della medesima azienda.

Si muove la Lega

Nel frattempo si muove anche la Lega, prima forza di opposizione. Oggi il capogruppo Giovanni Battistella ha protocollato una richiesta di accesso agli atti chiedendo l’«elenco degli APC, AS, Pratiche Edilizie in genere oggetto di convenzione, con esclusione delle “Aree di Pregio”, adottati e/o approvati da questa Amministrazione, dei relativi richiedenti e dei professionisti incaricati, copia delle convenzioni sottoscritte».

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