E’ colpa delle Wags se l’Inter ha perso contro il Sassuolo? D’istinto mi viene da sorridere e mi verrebbe da dire che giustificare la sconfitta in una partita di calcio con una scusa così puerile e banale è solo una suggestione. Una barzelletta. Roba da alieni. Una polemica inutile alimentata per fare un po’ di colore. Forse. Poi, però, mi fermo a riflettere un attimo e mi dico che forse non è poi una questione così banale. Nulla di trascendentale per carità, nessuno scandalo tale da innescare una polemica duratura. Ma una riflessione più profonda si può immaginare. Sì perché l’aria di festa che si respirava prima della gara contro il Sassuolo corsaro di San Siro, probabilmente qualche scompenso in termini di concentrazione l’ha prodotta anche sul campo. Wanda Nara che guida il gruppo delle compagne e delle mogli dei giocatori nerazzurri, ma non chiamatele Wags che poi qualcuno si offende, con il senno del poi, soprattutto alla luce del risultato finale che è poi quel che di più conta, è un’immagine da calcio patinato. Una questione di leggerezza. Ma farlo prima di una gara importante dove ti giochi la vita sportiva è stato inopportuno. Un errore che ha dato al contesto una dimensione un po’ dilettantesca. Prima si raggiunge l’obiettivo e poi scendi in campo con le famiglie a fare festa: così vorrebbe chi mette al primo posto la vittoria a ogni costo. Questione di mentalità. Cosa che probabilmente neppure la società cinese ha apprezzato. Chi giustifica dicendo che è espressione di un gruppo solido e compatto fa un po’ ridere. Se vuoi far gruppo organizzi la pizzata serale, mica contamini l’atmosfera pre-gara di una partita vitale, dove serve la massima concentrazione, con la festa di genitori e bambini. L’Inter ha perso perché di fronte si è ritrovata un grande Consigli e perché Icardi era stranamente stralunato, ma sul piano della concentrazione e dell’approccio qualcosa nel prepartita è stato inutilmente concesso. E forse poi sul campo si è visto.