Iorio a FdI: «Samarate spende più per l’assessore alla cultura che per la cultura»

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SAMARATE – «Progetto Democratico ha proposto di affidare la cultura ad un consigliere delegato risparmiando il compenso dell’assessore, che supera la somma (pari a 9000 euro) stanziata per la cultura». La precisazione è di Rossella Iorio, consigliere comunale del gruppo civico (e segretario cittadino del Partito Democratico), che risponde a tono alla polemica di Fratelli d’Italia sul fatto che lei e il Pd vorrebbero cancellare la cultura a Samarate. «Una tesi totalmente falsa – ribatte Iorio – l’assessore alla cultura dovrebbe avere delle idee da mettere in campo, invece non ha fatto nulla in un anno intero. E la prassi del consigliere delegato è consolidata a Samarate, avviene infatti per il bilancio con delega al consigliere Tarantino».

La replica di Rossella Iorio

Fratelli d’Italia a Samarate evidentemente non ha abbastanza visibilità in questo periodo, tanto da inventare di sana pianta i contenuti delle commissioni che si sono svolte, minacciando di pubblicare verbali che avvallerebbero la tesi TOTALMENTE FALSA secondo la quale il PD (che non è presente in consiglio comunale) e la sottoscritta vorrebbero cancellare la cultura a Samarate. Il portavoce samaratese sostiene di citare mie testuali parole senza essere stato neanche presente alla commissione, l’assessore alla cultura, invece, temo non abbia per nulla compreso quanto detto e perché.
Ma visto che invece di chiedere chiarimenti preferisce intervenire sulla stampa, proviamo a spiegare qualche passaggio circa l’accaduto, a beneficio di tutti. Le minoranze sono state invitate a diverse commissioni bilancio in quanto la maggioranza, di cui l’assessore alla cultura fa parte, aveva previsto, prima della crisi legata al Covid 19, l’aumento dell’Irpef a partire dal 2020, a copertura di un bilancio non proprio rose e fiori per entrate in riduzione ed uscite in aumento.
Vista la crisi, tutti, a prescindere dal colore, abbiamo ritenuto che non fosse corretto incrementare l’Irpef a discapito dei cittadini, in un momento già così complesso per il mondo del lavoro. Quindi, caro assessore, i tavoli di lavoro erano volti a trovare soluzioni per mettere delle pezze ad un bilancio che fatica a trovare fondi senza mettere le mani nelle tasche dei contribuenti.
Le proposte fatte dai gruppi di minoranza sono state diverse, e tra queste c’è stata da parte di Progetto Democratico anche la proposta di voler affidare la cultura ad un consigliere delegato risparmiando il compenso dell’assessore, compenso che supera la somma (pari a 9000 euro) stanziata per la cultura.
Questa prassi è consolidata a Samarate, avviene infatti per il bilancio con delega al consigliere Tarantino, il quale sta svolgendo un efficace lavoro di condivisione e coinvolgimento bipartisan.
L’assessore alla cultura, in un anno di operato non è riuscita neanche a presentare, nonostante le svariate richieste, una pianificazione degli eventi culturali a Samarate o annunciare come sarebbero stati impiegati i 9000 euro destinati alla cultura. Per giunta, l’assessore dedicato alla cultura dovrebbe
avere delle idee da mettere in campo per creare una città che di cultura parli non solo quando l’assessore vuole riempirsene la bocca. La cultura potrebbe arricchire e ravvivare la nostra città, mentre lei non ha fatto nulla in un anno intero.
Come Progetto Democratico abbiamo più volte fatto richiesta di informazioni in diverse commissioni trovandola impreparata. Recentemente abbiamo anche presentato richiesta per l’ampliamento dell’orario di apertura della biblioteca comunale (mozione rimandata a causa del coronavirus).
Pertanto, riteniamo che il lavoro svolto fino ad oggi potesse essere svolto, forse anche con maggiore proattività, da un consigliere comunale delegato.
La mia proposta infatti era quella di tagliare il suo stipendio per, parzialmente, rimpinguare le finanze cittadine e in parte finanziare le associazioni, che, visto l’operato dell’assessore, sono le uniche che a Samarate fanno cultura, che hanno continuato a farla nonostante questo periodo non sia stato
semplice, che lo fanno senza il beneficio di un budget a loro destinato da poter spendere.
Altro concetto da chiarire, poi, resta quello di cultura, che a questo punto non mi sembra condiviso. Se l’assessore alla cultura di Samarate ritiene che non rinunciare alla cultura si limiti ad organizzare le notti bianche, allora forse ha sbagliato assessorato, o forse non ha compreso che le notti bianche vengono organizzate dai commercianti con il contributo del comune di Samarate.
La sua assenza in questo periodo, caro assessore, è stata lampante, in un anno non è riuscita neanche a fare rete tra le associazioni, che si arrangiano come possono supportandosi vicendevolmente. Non è riuscita neanche a cogliere i suggerimenti che qualche associazione le ha fatto pervenire. I comuni limitrofi, per far sentire la cittadinanza meno sola hanno usato la cultura come collante, lei è sparita.
Insomma, forse invece di stizzirsi perché le si mette mano al portafogli, dovrebbe comprendere che prima di chiedere ai cittadini di compiere un sacrificio, ci si dovrebbe passare una mano sulla coscienza e chiedersi se si sia fatto abbastanza per meritare quanto ricevuto.
In merito alle minacce di pubblicazione dei verbali, le attendo, così da dimostrare quanto lei non abbia ascoltato e compreso le motivazioni della mia proposta.

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