Jerago con Orago, Marino: «Sconti Tari alle famiglie solo per raccogliere consensi»

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JERAGO CON ORAGO – «Fanno sorridere le dichiarazioni del sindaco Emilio Aliverti e la sua amministrazione, che hanno prima messo le “mani nelle tasche” dei cittadini, e poi hanno il coraggio di annunciare sconti con i soldi che abbiamo già pagato in passato. Incredibile». Sono le parole del consigliere di minoranza Salvatore Marino, capogruppo di “Gente di Jerago con Orago” sui provvedimenti relativi al taglio degli Tari per famiglie, imprese e attività commerciali. Un provvedimento passato all’unanimità in consiglio comunale. E per il quale il gruppo «manifesta la propria soddisfazione per l’approvazione del provvedimento», certo. Ma non senza alcune considerazioni. 

«Perché non hanno dato sostegno anche nel 2020?»

«La riduzione della tassa rifiuti è uno degli obiettivi storici di “Gente di Jerago con Orago”», dice ora Marino. «Oltre ad aver manifestato da diversi anni la nostra diffidenza nei confronti degli aumenti sostenuti della Tari, adesso parzialmente restituiti ai cittadini, a fine 2020 il nostro gruppo presentò una mozione che chiedeva di azzerare la tassa dei rifiuti agli esercizi pubblici che hanno dovuto abbassare la saracinesca a causa della pandemia». Ma i consiglieri di maggioranza e il sindaco, in quell’occasione, «si astennero per puro spirito di contrapposizione e fecero mancare il numero legale». Oggi invece il provvedimento è passato, «con lo stesso spirito di quello da noi richiesto oltre 6 mesi fa, attribuendosi la paternità». La domanda è: «Perché non hanno sostenuto aziende e famiglie già nel 2020, visto che sono riusciti a generare un avanzo di bilancio record, pari a 318mila euro nell’anno del Covid?».

Soldi restituiti

«Il sindaco Aliverti – prosegue – annuncia sconti del 15% della Tari a tutte le famiglie al solo scopo di raccogliere consenso: in realtà si tratta di 42mila euro che vengono finalmente restituiti ai cittadini, ossia denaro pagato da noi tutti con l’aumento della tassa di oltre il 10% previsto già nel 2018, più di tre anni fa, per sostenere il piano d’investimenti Coinger fortemente voluto dall’assessore all’Ambiente, Giorgio Ginelli». Non solo: «Facciamo anche presente che l’azzeramento della Tari del 100% (o del 50%) riservata alle attività che hanno subito chiusure per più (o meno) di 150 giorni (piscine, palestre, teatri, esercizi commerciali) nel corso del 2021 è stato possibile grazie ai contributi extra pari a 102mila euro ricevuti dal governo per far fronte alla crisi sanitaria». Un modo per dire che «ancora una volta l’amministrazione non investe nemmeno un euro in più del bilancio comunale a favore dei propri cittadini, ma si limita a girare i contributi statali». E affonda: «Aliverti “dimentica” sempre di informare compiutamente i cittadini e descrive come risultati straordinari quelli che in realtà sono solo atti dovuti».
Su provvedimenti importanti come questi, evidenzia come «la maggioranza non abbia mai convocato la consulta Ambiente e Territorio – presieduta dal consigliere comunale Vito Madaio – che in tre anni è stata convocata una sola volta, nel 2018».

La richiesta di dimissioni

Infine, in merito alle importanti variazioni al bilancio comunale presentate in aula, «abbiamo chiesto per l’ennesima volta perché non sia stata convocata prima la Consulta Bilancio». Per Marino, «il sindaco ha scaricato la responsabilità sui presidenti di consulta, ovvero i consiglieri Madaio e Cristina Ferioli». Da qui la richiesta di capire per quale motivo non fossero state convocate: «Senza rendersi conto di essere ridicoli, entrambi hanno “fatto spallucce” e per tutta risposta hanno dichiarato che non ritenevano opportuno discutere dei 441mila euro del Piano Tari 2021 e di variazioni al bilancio complessive pari a circa 300mila (ossia il 10% del bilancio annuo del Comune)». Anche in questo caso la domanda vien da sé: «A questo punto ci chiediamo a cosa servono le Consulte Comunali? Sono servite solo per dare un incarico a qualche sostenitore e per evitare vere Commissioni aperte e democratiche?». Osservazioni che portano alla proposta di «dimissioni da presidente di consulta dei consiglieri Madaio e Ferioli, e chiediamo di promuovere una riforma delle attuali consulte, reintroducendo le Commissioni comunali, istituzionali, serie e più utili per il nostro Comune. Ma siamo certi, i campioni della trasparenza che amministrano il nostro Comune da ormai 13 anni, non accetteranno mai questa nostra proposta».

Jerago Orago, sconti Tari a tutti. Fino al 50 o 100% a famiglie e imprese in crisi Covid

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