Varese, al Del Ponte rete di protezione per i minori abusati: protocollo con la Procura

VARESE – Un percorso dedicato al minore con sospetto o dichiarato abuso o maltrattamento che consenta la migliore gestione del piccolo paziente e la sua immediata messa in sicurezza. È il contenuto dell’accordo che ASST Sette Laghi e Procura della Repubblica di Varese hanno presentato oggi, 18 dicembre, insieme alle Forze dell’ordine (Polizia di Stato e Carabinieri) e al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Varese. Grazie al protocollo, definito dopo mesi di sperimentazione, i casi di sospetta o accertata violenza sui minori verranno concentrati nel Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Del Ponte e faranno partire un iter preciso e immediato di presa in carico e di raccolta delle prove di reato.

L’obiettivo

borgonovo«La violenza sui minori, nelle sue varie forme, è un fenomeno diffuso e grave, che provoca ricadute devastanti – sottolinea Daniela Borgonovo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Varese – con questo protocollo, intendiamo assicurare una rete di assistenza e di tutela per le piccole vittime, delineando modalità di intervento uniformi, per assicurare la miglior cura al paziente e, nel contempo, una tempestiva ricerca e acquisizione degli elementi di prova del reato nell’immediatezza della visita medica, per indirizzare fin da subito le indagini al fine di accertare i fatti e individuare i responsabili e per porre in essere tutte le azioni utili per la protezione del minore stesso».

La squadra

Mai più casi come quello di una ragazzina che ha continuato ad andare a scuola per un anno e mezzo con lividi accertati e documentati: «Nel giro del tempo di assistenza al Pronto soccorso, puntiamo a mettere in atto la protezione del minore – rivela il Procuratore – è indispensabile che venga subito individuato il sospetto di reato, dalle lesioni o dalle dichiarazioni, per far partire l’indagine penale immediata, altrimenti le prove si disperdono». La rete costruita attorno al dipartimento infantile dell’Ospedale Del Ponte e alla Procura coinvolge diverse istituzioni e professionalità sempre reperibili: medici di pronto soccorso, medici legali, neuropsichiatri, forze dell’ordine, avvocati, magistrati, servizi sociali.

Il modello

Bisogna «cogliere l’attimo», come sintetizza efficacemente il professor Massimo Agosti, direttore del Dipartimento della Donna e del Bambino di ASST Sette Laghi. «Per intercettare il disagio e mettere in atto le situazioni che danno le risposte adeguate. Purtroppo in questi casi c’è un sommerso che vogliamo andare a trovare. Può non essere facile sospettare un abuso o una violenza, ma con la forte determinazione di tutti gli attori e l’alleanza di rete possiamo dare un segnale di grande civiltà». In prima linea nella progettazione del protocollo, la dottoressa Annamaria Plebani, responsabile del Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Del Ponte, rivela che la strada intrapresa è quella di «un modello organizzativo e metodologico basato su un sistema integrato tra ospedale, Procura, forze di polizia e servizi territoriali per l’identificazione, la presa in carico e la gestione dei casi di sospetto o accertato maltrattamento e abuso in età pediatrica».

Il protocollo

Si parla di reati diversi e gravissimi: violenza sessuali, atti sessuali con minorenne, violenza di gruppo, maltrattemento contro familiari e conviventi, atti persecutori, abuso di mezzi di correzione o disciplina, lesioni personali, abbandono di minore. Il protocollo prevede che, fin dal triage, il minore venga affidato ad un operatore sanitario specializzato che provvederà ad accompagnarlo fisicamente in tutti i passaggi interni compilando appositi form che in caso di sospetto o dichiarato reato verranno trasmessi in tempo reale alla Procura, attivando le forze dell’ordine per la sua sicurezza, un avvocato per la sua difesa e i servizi sociali per la protezione ed eventuale sottrazione del minore dalla famiglia.

Le voci

«È un protocollo necessario» sottolinea il questore di Varese Giovanni Pepè. «Il lavoro va coordinato e finalizzato al meglio». Il comandante provinciale dei Carabinieri Gianluca Piasentin parla di «un protocollo che irrobustisce l’iniziativa della Procura di Varese a tutela delle fasce deboli». La presidente provinciale dell’Ordine degli avvocati Elisabetta Brusa ricorda che l’iniziativa segue il lavoro fatto insieme per il protocollo sulla violenza di genere, mentre il Procuratore Daniela Borgonovo rivela che è «al lavoro per un altro progetto» che riguarda i casi che non arrivano in ospedale. «La tutela dei minori abusati o maltrattati – dichiara Gianni Bonelli, Direttore Generale di ASST Sette Laghi – è un tema delicatissimo che sta a cuore a ciascuno di noi sia come operatori sanitari sia come persone, padri e madri di famiglia. La nostra azienda ha all’Ospedale Del Ponte un polo di eccellenza unico nel suo genere in Lombardia con professionisti particolarmente sensibili e competenti in grado di riconoscere rapidamente i casi sospetti che necessitano del coinvolgimento dell’Autorità giudiziaria».

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