La rinascita dell’Olona, ripopolato da tante specie faunistiche preziose e rare

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LEGNANO – Da “fiume più inquinato d’Italia” a oasi naturalistica, piena di specie animali anche rare. È sorprendente la trasformazione dell’Olona negli ultimi anni. Con il costante miglioramento della qualità delle acque, grazie ai depuratori collocati lungo tutto il corso del fiume, il suo alveo è tornato a popolarsi di pesci, le sponde di uccelli, anfibi e mammiferi. Ce lo testimoniano con puntualità gli Amici dell’Olona, che stanno “arruolando” su una pagina Facebook dedicata le sentinelle che dovranno sorvegliare il rinato patrimonio ambientale contro gli scarichi abusivi e altre minacce recate dall’uomo.

Gli Amici del fiume arruolano “vedette”

legnano olona ambiente animalilegnano olona ambiente animaliPer gli Amici dell’Olona, che contano più di 16.000 membri nel loro gruppo aperto sullo stesso social media, il risanamento dell’Olona è un evento «di portata storica», che premia l’impegno profuso dall’associazione ambientalista nel corso degli anni per la costruzione di depuratori lungo tutto il suo corso. Dalla loro pagina Facebook abbiamo tratto le magnifiche immagini riportate qui (ringraziamo per alcune di esse gli autori Rocco Piscioneri e Chindea Ciprian), che illustrano le eccezionali presenze animali nel territorio bagnato dal fiume, come porciglioni, merli d’acqua, picchi, martin pescatori e ancora pettirossi, cinciarelle, cormorani e l’ormai popolare airone “Gigi”.

Vasto ecosistema da ripensare e valorizzare

legnano olona ambiente animaliAll’appello si sono aggiunti anche i due gheppi che da alcuni anni nidificano al Castello di Legnano e che l’anno scorso, a causa dell’eccessivo disturbo provocato dalle attività umane, si erano cercati un’altra “casa” per riprodursi. Ora, complice il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria, sono tornati e stanno mettendo su “famiglia” in tutta tranquillità. È la dimostrazione che l’ambiente naturale, se non disturbato, sa perpetuarsi da sé, ma necessita di tutele per poter convivere con l’uomo. Un elemento in più di cui tenere conto nella “fase 2”, quando occorrerà anche ripensare da cima a fondo la fruizione dell’Olona e del suo ecosistema, allargato al Parco Castello di Legnano con il suo laghetto artificiale e alla Foppa di San Vittore Olona, magari ricavando un parco faunistico sulle sue rive, per conservare un bene del territorio unico e delicato.

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