La Rsa Accorsi di Legnano: «Nessuna anomalia dal sopralluogo dell’Ats»

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LEGNANO – «Tutto quanto apparso sui giornali in questi giorni può ritenersi assolutamente privo di fondamento». È il giudizio perentorio di Kcs Caregiver, la cooperativa sociale che gestisce, fra le molte, la Rsa Accorsi di Legnano, in risposta ai rilievi mossi alcune settimane fa dal Comitato dei parenti degli ospiti. Kcs, nella persona del procuratore institore (dirigente) Luca Secchi, replica punto per punto alle critiche in una lettera inviata lo scorso 12 agosto, all’indomani del sopralluogo effettuato nella struttura di Legnano dall’Ats di Milano Città Metropolitana. La lettera, di cui Malpensa24 è entrata in possesso, è stata spedita ai referenti del Comitato, all’Ats, al Comune e al Comando della Polizia Locale.

I gestori ribattono al Comitato dei parenti degli ospiti

Secondo quanto riportato nella lettera, nel verbale dell’Ats seguito al sopralluogo «si è rilevato che l’acqua calda era presente sia nei bagni delle camere degli ospiti che nei bagni assistiti, a conferma che in Rsa Accorsi tutti i bagni e le docce sono sempre state fatte con acqua calda». Per quanto riguarda la temperatura dell’aria, ritenuta dal Comitato troppo bassa, «anche in caso di anomalie la temperatura ha la possibilità di essere gestita manualmente dal fornitore al fine di ottimizzare il microclima della struttura. La temperatura più bassa nelle camere è 22,9 °C e la temperatura più alta è 27,6 °C, in linea con i requisiti di accreditamento». Quanto ai vestiti che alcuni ospiti si sarebbero scambiati tra loro, i gestori della Rsa sollecitano a compilare il modulo di reclamo, per permettere alla Rsa di «tracciare con immediatezza il disservizio» e «dare una risposta appropriata al reclamo; spesso invece – rileva Kcs – riceviamo messaggi via e-mail che non contengono i dati richiesti e ci costringono a una difficoltosa analisi delle presunte criticità».

«Acqua, sollevatori, colloqui: tutto in regola»

Sui sollevatori guasti, Kcs riporta gli interventi di manutenzione effettuati e precisa che «il numero di sollevatori operativi e disponibili (8) è superiore al numero dei nuclei (letti, nda) esistenti (5) e questo assicura la presenza delle condizioni di sicurezza. Non si è mai verificato – aggiunge – che, per mancanza di manutenzione, i sollevatori non fossero operativi e disponibili in numero sufficiente a far fronte alle necessità degli ospiti». Nella relazione di Ats si legge poi che «gli ospiti sono apparsi in buone condizioni di igiene personale, con indumenti puliti. Nei diversi locali e ambienti visitati, non vi era riscontro di cattivi odori». Per quanto riguarda i requisiti di accreditamento connessi ai termini di assistenza, «gli ospiti Alzheimer hanno ricevuto il 100% dell’assistenza dovuta, e per gli ospiti dell’Rsa il minutaggio è superiore allo standard di circa l’80% nella settimana dal 3 al 9 agosto. Il risultato è che i minuti di assistenza sono quasi il doppio di quelli previsti dai requisiti di accreditamento». Da ultimo, Kcs spiega che gli incontri con i parenti si svolgono esclusivamente attraverso una vetrata in base alle «buone pratiche cui I’Ats ci ha richiamato, chiedendoci di mantenere gli ospiti all’interno della strutture, come previsto dalla DGR (Deliberazione della giunta regionale, nda) 3226 del 9/6/2020. Essendo ormai diverso tempo – conclude Luca Secchi – che la struttura è Covid-free, come ho personalmente dichiarato ad Ats, Kcs si rende disponibile a valutare in accordo con Ats, la fattibilità di un progetto di incontro ospite/parente all’esterno dell’Rsa, nel rispetto delle norme di sicurezza anticontagio e distanziamento previste dalle leggi vigenti».

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