SESTO CALENDE – Il Lago Maggiore non si vedeva a questi livelli da oltre due anni. Lo si percepisce a occhio nudo e i dati lo confermano. Alessandro Folli (Consorzio Est Ticino Villoresi) era già pronto a un’altra estate di siccità e passione. E invece «siamo al 96 per cento del riempimento totale: non dico che la crisi è finita ma siamo in una condizione molto più ottimistica».
L’acqua dopo la siccità
Esattamente un anno fa, a fronte di un quadro climatico, valutato come il più siccitoso da numerosi decenni a questa parte, il Consorzio Est Ticino Villoresi, con una apposita ordinanza del Presidente dichiarò lo stato di emergenza idrica per la stagione irrigua 2022 su tutto il reticolo consortile. Siccome il Verbano, attraverso una fitta rete di canali, garantisce acqua all’agricoltura di mezza Lombardia, era già pronto e replicare, quando finalmente sono arrivate le precipitazioni. Spiega Folli: «Se sugli altri laghi c’è ancora un po’ di perplessità, in particolare sul Garda dove nonostante una ripresa siamo ancora al 65% della sua capacità massima, il Maggiore sta facendo il suo lavoro pienamente. Tanto che abbiamo già cominciato a fare un po’ di deflusso. Il rifacimento delle portine alla diga della Miorina di Golasecca sono stati soldi spesi bene che ci consentono di mantenere il livello del lago in sicurezza».
Tanto e bene
A differenza del disastro in Emilia Romagna, ma anche dei violenti temporali nel Bresciano e in Veneto o delle grandinate in Piemonte, nella zona del Verbano «la pioggia è caduta tanta e bene». Tant’è vero che il Consorzio Est Ticino Villoresi ha potuto distaccare mezzi, attrezzature e personale per aiutare le popolazioni alluvionate, provate ma non rassegnate, che stanno rispondendo con attestazioni di gratitudine. Belli e commoventi i disegni realizzati dai bambini per ringraziare personale consortile per l’importante opera di bonifica che sta prestando nel Ravennate. «Ci sono là uomini che stanno lavorando giorno e notte», conclude il presidente Folli. «Non nascondo che i messaggi di ringraziamento che stiamo ricevendo mi hanno fatto venire il magone».