Legnano, l’arrivederci di Grattarola (M5S) alla politica: «Impegno gratificante»

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LEGNANO – Ha affidato pensieri, motivazioni e bilancio del suo mandato a una lunga lettera on line, com’è nel suo stile e nella sua cifra professionale di esperto di comunicazione digitale. Andrea Grattarola, 28 anni, da due unico rappresentante dei Cinque Stelle nel Consiglio comunale di Legnano, lascia «definitivamente» il mandato di rappresentanza affidatogli da 1.785 cittadini e «momentaneamente» la politica. Un mandato «breve ma molto intenso» per sua stessa ammissione, dopo le dimissioni date insieme ad altri 12 consiglieri che hanno fatto decadere l’assemblea cittadina. In questo modo, sottolinea con un’efficace metafora, «abbiamo agito da globuli bianchi della democrazia contro quella che abbiamo fortemente creduto essere un’infezione che aveva colpito il sistema nervoso del nostro Comune, e che puntava dritta al cuore, alla nostra cassa».

«Conseguito l’obiettivo di far tornare i legnanesi al voto nel 2020»

Grattarola ripercorre quindi gli ultimi mesi che l’hanno visto fra i fondatori del Comitato Legalità «con lo scopo di perseguire lo scioglimento del Consiglio comunale impedito dalle illegittime resistenze della Lega. È stata dura – ammette – ma alla fine, grazie anche al prezioso lavoro di tutti i membri del Comitato e all’eccellente lavoro degli avvocati Fedeli, Cerini e Brumana, siamo riusciti a conseguire l’obiettivo e i legnanesi potranno tornare al voto nel 2020». Proprio alla luce di quello che, nonostante l’ennesimo ricorso giuridico della Lega, appare un obiettivo acquisito, l’ex consigliere grillino decide di concludere, almeno per il momento, la sua esperienza politica. Nel bilancio della propria attività di consigliere definisce il suo gruppo «il più produttivo ed efficace in termini di documentazione prodotta e per il rapporto tra mozioni presentate e approvate». Fra i contributi alla città l’acquisto di fototrappole in grado di videoregistrare chi abbandona i rifiuti per le strade, le misure per incrementare la sicurezza dei pedoni, le 6 prese di ricarica USB inserite nel progetto della nuova piazza San Magno.

Fra le sue battaglie trasparenza, ambiente e volontariato

legnano elezioni 5stelle grattarolaSu scala più grande, Andrea Grattarola rivendica di aver «combattuto per la trasparenza in AMGA, chiedendo una commissione speciale per analizzare la documentazione inerente a un dossier anonimo che conteneva accuse di mala gestione. Al diniego del Consiglio ho presentato un esposto con il deputato Riccardo Olgiati alla Procura di Busto Arsizio, e ho richiesto e combattuto per la trasparenza anche dentro il Comitato Palio. Abbiamo lavorato sodo anche sul tema ambiente, combattendo ad ogni livello per la chiusura dell’inceneritore ACCAM. Sono stato vice presidente della commissione Affari Generali (carica assolutamente inutile) e membro di minoranza della Consulta del Volontariato, dove invece ho potuto dare il mio contributo per organizzare le giornate del volontariato. Ho firmato – aggiunge – tre esposti alla Procura della Repubblica, una denuncia e due ricorsi». Infine qualche numero, in termini molto… grillini, cioè spiccioli. «Ho investito 900 ore in due anni, impegno costato alla città circa 2.000 euro,un pass per il parcheggio e un notebook che ho cercato invano di regalare alla scuola Pascoli, la mia scuola elementare, e mai utilizzato». Che cosa resterà di questa esperienza? «La gratificazione personale di aver contribuito nel mio piccolo a migliorare la vita dei legnanesi nella città, avendo anche seguito istanze di persone in difficoltà, miei concittadini, che avevano bisogno di aiuto».

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