Busto, la Lega preme per chiudere la crisi e mette fuori giunta Lombardia ideale

speroni lega consiglio mariani

BUSTO ARSIZIO – La Lega vorrebbe chiudere la questione rimpasto nel giro di dieci giorni, archiviare la lunga parentesi di crisi e far sì che la giunta Antonelli esca dall’impasse e torni a mettere in campo progettualità, che vadano oltre quella che si può considerare l’ordinaria amministrazione. Insomma diluire il rimpasto per tutto il periodo estivo potrebbe logorare anche il Carroccio. Meglio accelerare.

Il direttivo leghista

Le posizioni leghiste non sono certo cambiate rispetto a settimana scorsa. Tanto che il direttivo di lunedì 1 luglio è servito più che altro per fare una ricognizione sulla strategia messa in campo e a mettere a punto alcune questioni. Come le dimissioni del vicesindaco Isabella Tovaglieri, da qualche ora eurodeputata a tutti gli effetti e che potrebbe lasciare la giunta già nei prossimi giorni, oppure il ragionamento sulle deleghe, che vanno ridistribuite per alleggerire il sindaco, il quale si trova a dover gestire assessorati pesanti e garantire operatività e comando in Comune e in Provincia. Impresa umanamente sempre meno sostenibile.

Ma l’altra sera si è parlato anche dello scazzo (non il primo tra i due, soprattutto negli ultimi tempi) tra Antonelli e l’assessore leghista Rogora. Scintille scoppiate al termine della commissione di lunedì sera, quella delle interrogazioni della consigliera Maria Angela Buttiglieri e dei Cinque stelle, che hanno approfondito argomenti diversi, ma in qualche modo legate all’inchiesta Mensa dei poveri.

Per Busto Grande solo mezzo assessore

A parlare di tempi brevi per il rimpasto è proprio Speroni. Alla luce del fatto che «ormai le posizioni dei consiglieri, con la nascita del nuovo gruppo dovrebbero essere consolidate». Insomma si dovrebbe partire da lì. E anche dai numeri, che alla luce delle richieste di Idee in Comune con il Sindaco, potrebbero disegnare una giunta a 7 composta da 4 leghisti, 2 assessori espressione del nuovo gruppo e 1 per Forza Italia. «Questa – dice Speroni – potrebbe essere una soluzione». Che dimezzerebbe i berlusconiani e taglierebbe fuori Busto Grande – Lombardia ideale e Matteo Sabba. Rispetto al quale Speroni fa un ragionamento di numeri e pesi: «Se Forza Italia con due consiglieri avrà un solo assessore, significa che a Busto Grande, che in sala consiglio può contare solo su Paolo Efrem, dovrebbe spettare mezzo assessore. Cosa che non è possibile. In ogni caso vediamo quale altra proposta verrà messa sul tavolo».

Chi sostiene l’assessore al Marketing?

La giunta del 4 – 2 – 1, ovvero Lega, Idee in Comune e Forza Italia metterebbe certamente sulle casella “exit” anche Paola Magugliani, «che – spiega il segretario del Carroccio – non è nostra espressione. E se oggi non ha più alcun sostegno non è certo perché gliel’abbiamo tolto noi. A meno che non se ne voglia fare carico il nuovo gruppo. Ma questa è una valutazione che spetta loro». Insomma, traballa l’assessore al Marketing, «ma non solo», butta lì il segretario del Carroccio senza andare oltre e facendo capire che l’equilibrio si potrà trovare solo con qualche taglio, «perché – continua Speroni – si deve prendere atto che la situazione è cambiata e non c’è nessuno che ha la poltrona garantita a vita».

Nomi e deleghe

«Noi i nomi li abbiamo, ma prima di farli vogliamo capire quali deleghe ci attendono. E solo su questa base daremo indicazioni nominali». Dice Speroni. Il quale dà per scontato che i gradi del vice di Antonelli saranno ancora della Lega. E in ogni caso il Carroccio resta in attesa di segnali dal primo cittadino, che nei prossimi giorni «dovrà convocare il tavolo politico attorno al quale iniziare a ragionare sul rimpasto allargato. Ovvero pesi, nomi e distribuzione delle deleghe. Noi siamo pronti».

Antonelli Rogora, tensione rientrata

Chi lunedì sera ha visto la scena racconta di un diverbio tosto. Tra due personalità, quella del sindaco e quella di Rogora, che non se le mandano certo a dire. Sta di fatto che le frizioni post commissione sono state oggetto di discussione anche nel direttivo. Ma solo per ricomporre lo screzio. Tanto che Speroni prima getta acqua sul fuoco: «Reazione nervosa comprensibile, visto che il sindaco era reduce di una discussione con la consigliera di Fratelli d’Italia e la situazione che sta affrontando, soprattutto alla luce del continuo andirivieni dei consiglieri, non è semplice» e poi cementa la posizione di tutti gli assessori leghisti in giunta: «Di quelli che ci sono non si tocca nessuno. A parte Isabella Tovaglieri, ora eurodeputata a tutti gli effetti e che si dimetterà nei prossimi giorni. Gli altri sono tutti confermati perché hanno lavorato bene».

lega-crisi-lombardia ideale – MALPENSA24