BUSTO ARSIZIO – I ritardi nel rendere pubbliche le infezioni di legionella in città diventano un caso politico. Dopo quella del Pd, anche l’altro gruppo di opposizione di Busto al Centro deposita un’interrogazione urgente in commissione per cercare di fare chiarezza sul motivo per cui la vicenda sia stata resa nota solo la sera di venerdì 4 settembre da uno scarno comunicato di Regione Lombardia, che ha contribuito a gettare la città letteralmente nel panico.
«Toccava al sindaco informare»
Il gruppo civico centrista, nel documento firmato dalla consigliera Laura Alba, parte dal presupposto che il sindaco «è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio», dotato in base al testo unico degli enti locali di «un forte potere di intervento in casi di emergenza sanitaria». Al primo cittadino viene rinfacciato di essersi limitato a «dichiarazioni solo sui social rassicurando i cittadini ma senza fornire indicazioni precise», ma anche di essere venuti a conoscenza, come rappresentanti istituzionali, solo a mezzo stampa di «segnalazioni rimaste dapprima disattese e solo in un secondo momento prese in considerazione».
«Informare e rassicurare»
Ecco perché Busto al Centro si rivolge direttamente al sindaco Antonelli per sapere «le motivazioni ed eventuali responsabilità del ritardo dell’attivazione della procedura di emergenza» e «come mai non si sia provveduto a comunicare la realtà dei fatti, le rassicurazioni del caso e i protocolli idonei a questa situazione con tempestività». I civici chiedono anche «informazioni precise sulla situazione, sui provvedimenti che si stanno attuando, su eventuali risultati già ottenuti» e invitano l’amministrazione comunale a «rendere conto ai consiglieri e alla cittadinanza degli eventi in tempi reali» ma soprattutto di «dare informazione con tutti i mezzi necessari ai cittadini dando loro indicazioni precise sul comportamento da adottare per evitare infezioni, e rassicuranti per evitare il dilagare di panico».