Legnano, al via progetto sperimentale per una rete di sostegno a 26 anziani

legnano anziani assistenza fondazionesanterasmo

LEGNANO – Con la selezione dei 26 utenti che prenderanno parte alla sperimentazione, ha preso il via in questi giorni la fase operativa del progetto “La cura condivisa”, strutturato da un partenariato che ha come capofila la Fondazione Sant’Erasmo di Legnano. Il progetto prevede una spesa pari a 123.846,43 euro ed è stato selezionato e finanziato nel 2023 da Regione Lombardia con 99.077,14 euro. L’obiettivo è sperimentare una rete di sostegno agli anziani del territorio a partire da un gruppo ristretto di utenti, mentre punto di partenza sono gli indirizzi di riforma socio-sanitaria attivati da Regione Lombardia che mirano al potenziamento dei servizi territoriali attraverso il rafforzamento della integrazione socio-sanitaria. 

Gli anziani che nella prima fase del percorso sono stati individuati come utenti del progetto hanno in comune la situazione di povertà, intesa non solo come carenza di risorse economiche e finanziarie per far fronte alle esigenze materiali e alimentari quotidiane, ma anche e soprattutto come assenza di relazioni sociali, lontananza o mancanza di famigliari, oppure presenza non continuativa di chi se ne prende cura.

Fondazione Sant’Erasmo capofila

Gli utenti sono 19 donne e 7 uomini, con un’età media di 80 anni. Alla selezione hanno partecipato l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Legnano, l’Azienda ospedaliera e Caritas San Magno mentre le banche dati prese in considerazione sono quelle degli utenti del servizio pasti a domicilio, del progetto “Estate gentile” attivato ogni anno dal Comune e da Auser oltre a quelli del servizio di Rsa aperta. 

Cinque degli utenti selezionati hanno entrate mensili che non superano i 500 euro, sette tra i 550 e i 1.000, tredici superano i mille euro mensili, mentre una persona ha preferito non dichiarare. Per quanto concerne la situazione relazionale e la possibilità di trovare un aiuto nella ristretta cerchia di famigliari e amici, in quattro casi risulta assente ogni forma di caregiver, in quattro casi il supporto viene offerto da un amico, in tre il caregiver di riferimento è fisicamente lontano (anche fuori regione); in cinque casi si tratta di caregiver fittizi, mentre per sette il caregiver è presente. In tre casi, infine, è presente un amministratore di sostegno (due avvocati e un’amica convivente). L’ultimo riferimento utile per la selezione degli utenti riguarda la situazione sanitaria: venti utenti hanno una deambulazione autonoma/cautelata, mentre sei una deambulazione parzialmente autonoma oppure non autonoma.

Tanti servizi pratici a disposizione

Nel percorso di avvicinamento alla selezione finale degli utenti, il progetto ha avuto l’appoggio diretto del distretto di Legnano dell’Asst. Saranno erogati una serie di servizi di supporto per tradurre in concreto e misurare “sul campo” gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria, garantendo un monitoraggio continuo delle condizioni psico-fisiche e un aiuto costante per affrontare i bisogni materiali della vita quotidiana. Fra i servizi minimi che il progetto svilupperà per ogni utente: la telefonia sociale (chiamate telefoniche in uscita verso i 26 anziani per tutti i 18 mesi di durata del progetto e recall per chiamate in entrata verso anziani bisognosi di compagnia o di servizi), una visita infermieristica ogni mese, almeno 6 screening sanitari nel periodo di svolgimento del progetto, servizi di trasporto sociale o socio-sanitario, aiuto alla spesa, consegna e ritiro di esami/farmaci.

Una quota del budget sarà poi destinata a forniture alimentari gratuite all’utenza bisognosa, mentre per quanto concerne i momenti di condivisione è prevista l’organizzazione di eventi ludico-animativi. Oltre a questi servizi minimi, il progetto prevede un medico di supporto al servizio infermieristico per consulti e/o visite, la fornitura di alimentari, un servizio di piccole riparazioni domestiche, pulizia straordinaria delle abitazioni e servizi di assistenza fiscale o giuridico-amministrativa. Il progetto infine punta a coinvolgere i famigliari e i caregiver di riferimento degli anziani e tutti gli enti e attori del welfare locale. Dopo due mesi di progettazione esecutiva, selezione dell’utenza, allestimento e preparazione materiale dei servizi, questi saranno erogati per 18 mesi; seguirà un bilancio dell’iniziativa.

legnano anziani assistenza fondazionesanterasmo – MALPENSA24