Grandi firme a Legnano per il festival di letteratura storica della FondazionePalio

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LEGNANO – La città del Carroccio «è la sede naturale di un festival che parli di storia». Parole di Amanda Colombo (sotto), direttrice artistica del festival di letteratura storica “La storia tra le righe” presentato oggi, martedì 7 marzo, a Palazzo Malinverni (nelle foto; sopra, da sinistra: Ciapparelli, Garavaglia, Radice, Roveda, Romanò e l’assessore al Palio, Guido Bragato). La musica la aggiunge la presidente della Fondazione Palio di Legnano, Maria Pia Garavaglia: «Legnano deve diventare punto di riferimento per la storia dell’autonomia in Italia, cui sarà dedicata una giornata nazionale».

Tra novità e tradizione

Novità e idee rientrano negli eventi culturali programmati dalla Fondazione a contorno di quelli “di rito” del Palio, compresi i Manieri aperti del 1° maggio, quando sarà allestito un servizio navetta gratuito dal Castello alle sedi delle Contrade e alla Famiglia Legnanese. Già in corso dal 24 gennaio (fino al 30 novembre), la mostra al Castello “Visti da vicino” sui costumi della sfilata e la loro genesi ha richiamato finora ogni giorno di apertura da 150 a 180 visitatori di ogni età da Milano a Varese, compreso un 23% di legnanesi che affermano di non conoscere o di conoscere poco il Palio. Cinque accompagnatori facoltativi conducono nel percorso espositivo di 20 minuti; prossime visite guidate il 12 e il 19 marzo.

Il 28 aprile, la Fanfara del III Reggimento Lombardia dell’Arma dei Carabinieri terrà un concerto al Teatro Tirinnanzi per poi tornare, dopo anni, ad accompagnare la sfilata fino all’ingresso al campo. Il 9 giugno, dalle ore 20.00 all’1.00, debutterà la lunga notte delle chiese, aperte al pubblico e allestite come in occasione dell’investitura di Contrada; in concomitanza, la notte bianca dei bambini (dalle 19.00 alle 22.00) con giochi e attrazioni per tutti in collaborazione con i commercianti del centro.

Debutta “La storia tra le righe”

E poi il primo festival “La storia tra le righe” il 14, 15 e 16 aprile. «L’abbiamo inteso – spiega Colombo – partendo dalla letteratura in senso ampio, dai bambini alla saggistica. Già nel primo anno avremo partner le università milanesi Statale, Cattolica e Bicocca, con ospiti da Marcello Simoni a Gherardo Colombo passando per Laura Pepe, Duccio Balestracci, Marco Buticchi, Paola Cereda, Luca Crovi e altri: docenti universitari e grandi autori di narrativa che pubblicano per le maggiori case editrici italiane.

«Si parte dall’antica Grecia e si arriva ai giorni nostri. Un evento di grande respiro e di portata nazionale, con gli incontri, tutti gratuiti, alla Famiglia Legnanese e al Castello, prenotabili dal 14 marzo. Ai partecipanti sarà richiesta la registrazione. Una rassegna che introduce anche temporalmente al Maggio Legnanese».

Garavaglia: «Evento sempre più appetibile per sponsor»

Il Palio, insomma, cresce («iniziano a vedersi alcuni risultati importanti della Fondazione – sottolinea il supremo magistrato, il sindaco Lorenzo Radice – che fa da collettore per mettere a sistema tanti sforzi per qualcosa di molto prezioso per Legnano, per la Lombardia, per l’intera comunità nazionale») e non solo come evento culturale. «È diventato appetibile – rimarca Garavaglia – si sono fatti avanti degli sponsor. I numeri sono gratificanti, non per noi ma per la città di Legnano e per farne crescere la presenza in Italia».

Tv, ricerca e trasparenza

Nel 2022, in pochi mesi, furono raccolti 70.000 euro; quest’anno, a detta del vice presidente della Fondazione, Luca Roveda, «abbiamo avuto molto più tempo per lavorarci. C’è interesse, puntiamo a un incremento. Inoltre la Fondazione autoprodurrà le riprese video per dare uniformità e qualità al Palio, alla Provaccia e alle cerimonie del Palio e per contribuire a portarli all’esterno della città. Procede anche il lavoro di History Lab: a marzo comincerà l’archiviazione elettronica dei documenti raccolti da associazioni, contrade e privati. Un lavoro enorme e importantissimo, che ha anche un risvolto sociale: nella scannerizzazione ci aiuterà la cooperativa sociale Solidarietà e servizi».

E mentre il consigliere Alberto Romanò sottolinea come la Fondazione abbia voluto, pur non avendone l’obbligo di legge, «dare esempio di trasparenza pubblicando sul suo sito statuto, bilanci, regolamenti e avvisi esplorativi per manifestazioni di interesse di operatori economici e relativi contratti», il Cavaliere del Carroccio, Riccardo Ciapparelli, ricorda la serata sulla scienza veterinaria in programma stasera al Castello, con lo staff della commissione veterinaria del Palio che parlerà del benessere dei cavalli nelle manifestazioni popolari, e anticipa che il Peso del 2023 per la Contrada vincitrice sarà opera di Vittorio Corsini, docente di scultura all’Accademia di Belle arti di Brera.

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