L’emozione del volo con l’SF-260, storico aereo celebrato da un orologio

sesto marchetti aerei

SESTO CALENDE – Un tributo alla provincia con le ali, quella di Varese, e alla città che fu culla di un areo, la Ferrari dei Cieli, ancora oggi forma i futuri Top Gun italiani. Il protagonista è il gioiello della Siai Marchetti, l’SF-260, a cui Hangar Italy ha voluto dedicare un particolare tributo con un orologio davvero speciale, per collezionisti e appassionati.

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Orgoglio made in Varese

Una storia tutta italiana quella dello SF-260, ma un prodotto orgogliosamente made in Varese che è conosciuto in tutto il mondo. Il monomotore della Siai Marchetti, disegnato dall’ingegnere Stelio Frati, è un ottimo addestratore che ha formato piloti sia civili che militari e che ancora oggi, pur non essendo in produzione, vola nei cieli di tutto il mondo a dimostrazione di una longevità ineguagliata. «Possiamo definirlo un arzillo cinquantenne – spiega Marco Limbiati, pr di Hangar Italy – che però continua a scrivere pagine di storia, dato che forma ancora oggi i futuri Top Gun italiani».

La storia dell’areonautica

Per questo Hangar Italy, che nasce nella stessa provincia di Varese e trova casa proprio a Sesto Calende, città della storica Siai Marchetti, ha voluto celebrare uno dei più grandi successi dell’industria aeronautica italiana con un orologio speciale, realizzato in limited edition in 260 pezzi tutti numerati e personalizzati. Secondo la filosofia di Hangar Italy, il modo migliore per narrare una storia è indossarla, per questo nasce da un areo dalla storia così importante un oggetto che ne ricerca e ricrea l’anima. Un’idea che arriva da esperienze legate a tributi al mondo del volo, oggi diventa marchio indipendente per dare forma alle emozioni. E soprattutto per celebrare non solo il made in Italy, ma soprattutto quel territorio che dell’industria aeronautica ha fatto il suo marchio, e la città di Sesto Calende che grazie alla Siai Marchetti ha visto il passaggio dalle prime costruzioni aeronautiche con l’uso primario del legno fino ad arrivare al modernissimo centro di simulazione del volo di Agusta Westland intitolato ad Alessandro Marchetti. Grazie a cui, ancora oggi, vola nei cieli del mondo.

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