Lo stage non è un lavoro: mozione del Partito Democratico a Legnano

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LEGNANO – Lo stage non è un contratto di lavoro, ma è spesso usato per sfruttare giovani facendoli lavorare a basso costo e senza tutele, per poi lasciarli precari e senza futuro. In base alla considerazione che «l’ingresso nel mondo del lavoro non deve essere per forza un calvario di anni senza stabilità e senza diritti», il gruppo consiliare del Partito Democratico di Legnano ha depositato una mozione a sostegno della campagna “Lo stage non è lavoro” sviluppata dal gruppo “Lo stagista frust(r)ato” e dai Giovani Democratici di Milano. Obiettivo: accendere i riflettori su «un’enorme sacca di sfruttamento rappresentata dall’abuso del tirocinio extra-curriculare a scapito dell’apprendistato nella gestione dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro».

Da questo grido di protesta è nato un gruppo di lavoro che ha elaborato una proposta di riforma dei due rapporti di lavoro e formazione, che ha ricevuto il sostegno di 40.000 firme raccolte attraverso una petizione on line. In Parlamento è stata anche presentata una proposta di legge sulla disciplina del contratto di apprendistato che si basa proprio su tale proposta di riforma.

«Il Comune dia l’esempio»

«Con questa mozione – spiega il Pd, il cui capogruppo in Consiglio comunale è Luca Benetti – chiediamo all’Amministrazione di sostenere in ogni sede politica e amministrativa l’iniziativa, che ha raccolto un ampio consenso in maniera trasversale, coinvolgendo molte forze politiche a livello nazionale (oltre al Pd Italia Viva, il Movimento 5 Stelle, Liberi e Uguali) e regionale, con l’approvazione dell’ordine del giorno del 17 dicembre scorso avente ad oggetto “Contratti di apprendistato e tirocini extracurriculari”. Ma l’impegno che si richiede all’Amministrazione non si limita ad un formale supporto di questa proposta: chiediamo al Comune di Legnano di recepirne lo spirito all’interno dell’attività della macchina amministrativa, favorendo l’utilizzo del contratto di apprendistato nelle società partecipate, limitando nell’ambito del lavoro degli uffici comunali l’utilizzo del tirocinio ai soli studenti e verificando la possibilità di riconoscere a questi ultimi un’indennità. Inoltre, invitiamo l’Amministrazione ad efficientare i servizi a sostegno dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro come, ad esempio, lo sportello “Informagiovani”».

In conclusione, il Pd legnanese punta a fare di Legnano «un caso esemplare nella lotta alla precarietà del lavoro giovanile e per la sua valorizzazione».

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