Lonate al voto, FdI esautora i civici. Carbone: «Mai piaciute le imposizioni»

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Il gazebo di FdI a Lonate. Francesco Carbone è il secondo da sinistra

LONATE POZZOLO – «Penso che il centrodestra non sia intenzionato a includere i civici». Taglia corto Francesco Carbone, presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Lonate Pozzolo. Le condizioni dettate da “I cittadini per i cittadini” per far parte della coalizione in vista delle prossime Amministrative, non piacciono per nulla al primo partito in città. Precisa la richiesta: «Vogliamo il vicesindaco e un assessore», aveva detto il portavoce del gruppo Tiziano Bonini. «Insieme a cinque o sei punti imprescindibili da inserire nel programma». Ma Carbone tira il freno a mano: «Le imposizioni non mi sono mai piaciute».

Diktat inaccettabile

Al momento, i partiti sono concentrati sulle Regionali di febbraio. Le trattative che riguardano la partita elettorale di Lonate hanno subito rallentamenti, quindi. Ma gli incontri fra i partiti del centrodestra (Lega, Forza Italia, Udc e FdI) hanno già posto le basi, anche se «non si è ancora deciso nulla». Il punto di partenza non cambia: lavorare per trovare una quadra e correre con una coalizione unita. Civici compresi? «Hanno partecipato ai tavoli, perché personalmente credo molto anche nelle liste che non hanno simboli. So che possono riscuotere molto successo». Ma le condizioni dettate erano così precise da non lasciare molto margine di compromesso. Non a caso Bonini parlava di «paletti invalicabili», che avrebbero garantito un ruolo di predominanza in giunta.

La cattiva politica

Forti di quel 33% delle Politiche, ora i Fratelli si fanno sentire. E l’interpretazione che hanno dato alle condizioni dettate dai civici è netta: «Le imposizioni non mi sono mai piaciute», dice Carbone. «Non fanno parte della buona politica. Che invece richiede dialogo e scelte ponderate». Fino ai requisiti fondamentali, sottolinea, per offrire i margini di una trattativa. E sono «competenze ed esperienza: al momento non le vedo in questa lista civica». Senza dimenticare che le richieste «non sono mai arrivate durante una riunione, sono state fatte in quel video. Il dialogo costruttivo è ben accetto, se sono solo richieste allora no».
Ora la partita si fa davvero complicata. Carbone di fatto ha dato degli incompetenti e degli inesperti ai civici, alimentando uno scontro mai sopito con Bonini che in passato sui social aveva duramente criticato il segretario cittadino di FdI. A queste condizioni come farà il centrodestra a uscirne con un accordo che metta tutti sulla stessa linea? Infatti, se da un lato le richieste dei civici suonavano come un aut aut (della serie: o così o niente, se si vuole correre tutti insieme), dall’altro i Fratelli hanno deciso di alzare la voce e prendere una posizione. Insomma: se si trova l’accordo qualcuno deve compiere un passo indietro. Ma chi lo fa rischia di perdere credibilità, perché ora lo scontro è andato troppo oltre.

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