Lonate, i civici dettano le condizioni al centrodestra: vicesindaco e assessore

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LONATE POZZOLO – Nel momento in cui i partiti sono impegnati sul fronte delle elezioni regionali, i civici di Lonate Pozzolo riuniti sotto il nome di “I cittadini per i cittadini” si portano avanti e dettano le condizioni al centrodestra per entrare a far parte della coalizione. La richiesta: «Il vicesindaco e un assessore». O così o niente, se si vuole correre tutti insieme alle prossime Amministrative: «Insieme a cinque o sei punti imprescindibili da inserire nel programma, è uno dei due paletti invalicabili». Lo ha detto chiaramente il portavoce del gruppo, Tiziano Bonini, durante una recente diretta sui social. Un diktat che – in caso di vittoria, ovviamente – ridimensionerebbe i partiti tradizionali in un ruolo subalterno e stravolgerebbe lo schema delle ripartizioni in giunta, mischiando le carte sul tavolo delle trattative con Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Udc.

Hashtag BoniniVicesindaco

I civici, fin dall’inizio, non hanno nascosto mai di avere un obiettivo ben più prestigioso di un semplice posto da consigliere comunale, riassunto in quello che è diventato il loro tormentone social: #BoniniSindaco. Ma nel gioco delle alleanze, se l’idea è (come sembra) di mantenere i rapporti con i partiti anziché provare la corsa in solitaria, non è esclusa la possibilità di «scendere a compromessi», come dice Bonini stesso. Con dei vincoli precisi. Vuol dire che le ambizioni da primo cittadino potrebbero essere ridimensionate a quelle da vicesindaco, che in ogni caso fa gola: è pur sempre il numero due del Palazzo. In più, si aggiunge l’esplicita richiesta di blindare un assessore fra le fila del suo gruppo che il sindaco di coalizione non potrebbe nemmeno scegliere. I civici indicano un solo nome, Marco Gatto.

I partiti si accontentano?

Le imposizioni dei civici garantirebbero loro un ruolo di predominanza in giunta che a Lonate, oltre al primo cittadino, conta quattro assessori più il vicesindaco. È evidente, quindi, che le richieste sono sbilanciate a loro favore. Accettandole, i partiti dall’altra parte del «paletto invalicabile» si troverebbero a spartirsi le tre poltrone rimanenti: nella migliore delle ipotesi, un posto a testa. Ora, quanto sono disposti ad accontentarsi? Fratelli d’Italia resta il primo partito cittadino, dopo che alle Politiche dello scorso settembre si è imposto con il 33,27% alla Camera e con il 32,6% al Senato. La Lega, che oggi partecipa alla vita amministrativa solo come spettatore, resta comunque un movimento dalla lunga tradizione politica in paese. Così come l’Udc. Il tutto, considerando che – in base alle ultime indiscrezioni – il nome su cui vuole scommettere il centrodestra per il candidato sindaco rimane Mauro Andreoli, attuale consigliere di minoranza e vicino a Forza Italia. Un posto a testa per i partiti, dunque, e due per i civici al debutto. Più che una richiesta, appare come uno sgarbo.

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